"Le stime della manovra sono prudenti" rassicura il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri nel formulare la risposta alla missiva spedita da Bruxelles al governo italiano, in merito ad alcuni chiarimenti e ulteriori informazioni sul Documento programmatico della legge di bilancio 2020. La Commissione Europea - attraverso le figure di Pierre Moscovici, il commissario agli Affari economici, e Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della stessa Commissione - ha sottolineato una deviazione particolarmente significativa della manovra. La quale manovra - secondo quanto si legge nella suddetta lettera - non rispetterebbe i parametri di riduzione del debito pubblico.
Gualtieri: 'Le riforme porteranno a un calo dello spread'
In risposta all'Unione Europea, il ministro dell'Economia Gualtieri si dice fiducioso che "le riforme porteranno a un ulteriore calo dello spread aumentando i risparmi e migliorando il deficit strutturale'. La lettera, dalla lunghezza di sei pagine e arricchita di una lunga relazione tecnica sui dettagli, si sofferma giustappunto sulla questione dei conti pubblici sollevata da Bruxelles. Gualtieri, pur ammettendo che il deficit strutturale mostri un deterioramento dello 0,1%, invece di un miglioramento dello 0,6%, sostiene che non si è del tutto fuori strada.
A giudizio del ministro dell'Economia, è opportuno che l'Unione Europea tenga conto di un fattore che non può essere assolutamente sottovalutato, ovvero che il quadro complessivo dell'economia sia nazionale che internazionale non naviga in buone acque.
Pertanto, l'Italia ha il diritto di chiedere la flessibilità sui conti, e ciò soprattutto nel caso in cui si aggiungano ulteriori spese a causa di eventi eccezionali, ad esempio per dissesti idrogeologici. Dunque, la legge dii bilancio - oltre ad essere espansiva - risulta coerente con le regole del Patto di Stabilità.
La lotta all'evasione
Altro punto su cui l'Unione Europea mostra un'attenzione del tutto particolare - e per il quale ha richiesto dei chiarimenti - riguarda gli introiti derivanti dalla lotta all'evasione. Allegando la sintesi delle misure anti-evasione, Gualtieri prevede un incasso di almeno 3 miliardi nel corso del 2020, che ammonteranno a 3,66 nel 2021 e a 3,5 nel 2022.
Una stima che lo stesso ministro definisce a un tempo prudente e rigorosa.
Sul versante pensionistico, invece, le visioni europea e italiana appaiono fortemente divergenti. Effettivamente l'Europa se, da un lato, ha sempre sostenuto che la legge Fornero è una riforma costituzionale che si fa garante del risparmio e della sostenibilità alle finanze, dall'altro ha un occhio di riguardo verso Quota 100. Lo stesso provvedimento, varato dal precedente esecutivo giallo-verde, è stato fonte di diatriba nell'attuale governo Movimento Cinque Stelle-Partito Democratico, ma la partita ha avuto un esito positivo, in ragione del quale Gualtieri afferma che "Quota 100 resterà in vigore fino al 2021, come originariamente stabilito".
Tuttavia, nel suggellare il topic sulle spese sotto controllo, il titolare del Tesoro prevede un nuovo temporaneo congelamento delle spese per Quota 100, in modo da poterne verificare i risparmi nel corso del triennio 2020-2022. Inoltre, Gualtieri precisa la convinzione secondo cui i cambiamenti troppo frequenti in materia pensionistica potrebbero risultare dannosi e che, a dispetto delle stime iniziale, le domande per Quota 100 sono di gran lunga inferiori. D'altro canto, reddito di cittadinanza e attivazione del mercato del lavoro saranno all'origine di miglioramenti tutt'altro che irrilevanti.