Giovanni Floris scatenato contro Matteo Salvini ma soprattutto contro Giuseppe Conte. Il conduttore di DiMartedì è stato ospite a sua volta nello studio de L’aria che tira, il talk show sempre di La7 condotto dalla collega Myrta Merlino, per presentare il suo ultimo libro. Incalzato dalle domande della conduttrice, Floris ha prima puntato il suo mirino contro il leader della Lega, protagonista del cosiddetto Russiagate all’italiana, invitandolo a chiarire tutti gli aspetti dei suoi rapporti con Gianluca Savoini. Poi, però, si è soffermato anche sulla recente audizione di fronte al Copasir del Presidente del Consiglio, dichiarandosi insoddisfatto dalla sua deposizione che non convincerebbe, soprattutto per quanto riguarda il fatto che il ministro Usa William Barr non abbia incontrato un suo pari grado, ma solo la “burocrazia” rappresentata in quell’occasione dai nostri servizi segreti.
Giovanni Floris incalza Salvini sul Russiagate: ‘Dovrebbe parlare’
“Che cosa hai capito di ieri? Da una parte Conte che va al Copasir e dice di aver chiarito tutto, dall’altra butta poi la palla nel campo di Salvini dicendo che lui non ha detto la verità”, domanda Myrta Merlino al collega Giovanni Floris, ospite nello studio de L’aria che tira giovedì 24 ottobre. “Non è che non ha detto la verità, lui non parla - risponde Floris facendo riferimento al leader della Lega - di per sé è una vicenda strana quella di Salvini perché con Savoini, scopriamo anche da Rai Tre, sono cresciuti insieme, sono due persone molto legate”. Insomma, secondo il conduttore di DiMartedì, all’inizio della vicenda conosciuta come Russiagate, Salvini “aveva detto ‘non lo conosco, non so chi sia Savoini’.
Poi è uscito fuori che era il Viminale che lo aveva accreditato. È uscito fuori che sono due persone che si sono formate insieme”. La Merlino gli domanda se sia opportuno che Salvini quereli Savoini per “prenderne le distanze”. Ma Floris ha un’altra opinione. “Dovrebbe parlare - taglia corto - dovrebbe fare una bella intervista da Myrta Merlino o da Giovanni Floris, sbrigandosi poi ad andare in Parlamento.
Dovrebbe affrontare ogni nodo di quello che non torna perché, se una persona così vicina a te vene registrata mentre chiede in maniera così evidente quelle cose, è vero che c’è un’inchiesta giudiziaria. Ma intanto la sete di verità c’è e va affrontata affrontando la realtà”.
Floris attacca Giuseppe Conte: ‘C’è qualcosa che non va’
Insomma, Giovanni Floris picchia duro contro Matteo Salvini. Ma lo stesso trattamento viene riservato per par condicio anche al suo ex alleato, ora divenuto avversario, Giuseppe Conte, dopo la sua audizione di fronte al Copasir. “Perché ce l’hanno tutti con Conte all’improvviso?”, gli chiede a bruciapelo la Merlino senza però specificare chi siano questi ‘tutti’. “Abbiamo detto di Salvini che non convince - parte subito in quarta il collega - C’è un aspetto della deposizione al Copasir di Conte, per quanto secretata, che non soddisfa. Sostanzialmente - spiega Floris - c’era un rappresentante politico altissimo degli Stati Uniti d’America che si incontrava con una burocrazia, di altissimo livello, ma una burocrazia.
Il politico e la burocrazia sono su due livelli diversi: il politico è più in alto. Pensa a Giulio Cesare che va ad incontrare non il principe dei Galli ma il loro esercito. C’è qualcosa che non va: se c’è un politico ci deve essere un politico anche dall’altra parte”.