Dalla città di Shanghai, in Cina, dove si trova in visita ufficiale, Luigi Di Maio ha risposto alle domande dei giornalisti, finendo per toccare diversi argomenti. Il Ministro degli Esteri si è espresso su quelli che potranno essere gli eventuali sviluppi di un accordo commerciale con un colosso come la Cina, ma anche su situazioni che riguardano le politiche economiche. In particolare ha sottolineato come la plastic tax rappresenti una misura che dovrà incentivare le aziende ad utilizzare materiali meno inquinanti e che, allo stesso tempo, non dovrà essere valutata nel breve termine, ma negli effetti che produrrà a lungo andare.
"I politici guardando alle prossime elezioni, gli statisti guardano alle future generazioni", ha detto Di Maio. Le reazioni, apparse sulla pagina Facebook del capo politico del Movimento Cinque Stelle, non sono state tutte positive. Anzi, in molti non hanno avuto remore nel manifestare il proprio malcontento rispetto a certe citazioni.
Di Maio parla di statisti che guardano a prossime generazioni, non ad elezioni
In Italia si parla molto della manovra che potrebbe introdurre una nuova tassazione sulla plastica, poiché inquinante. Una scelta che rischia di gravare sulle famiglie, ma che potrebbe favorire la lotta all'inquinamento. "Secondo me - ha detto il Ministro - aiuterebbe l'Italia a convertire finalmente la propria produzione e ad inquinare di meno.
Da una parte - evidenzia - tassi i prodotti più inquinanti, con i proventi devi aiutare le aziende a convertire le proprie produzioni. Oggi - ha aggiunto Di Maio - il dibattito sulla plastic tax è se farla partire oppure no. Se perdere voti oppure no". Di Maio, però, per esprimere il suo punto di vista sceglie di citare una vecchia massima di Alcide De Gasperi, a sua volta ripresa dal teologo statunitense dell'800 James Freeman Clarke.
''I politici - evidenzia - guardano alle prossime elezioni, gli statisti guardano alle future generazioni".
I commenti duri quelli più diffusi
Né la visita in Cina, né le parole sulla plastic tax sembrano convincere alcuni suoi follower che hanno commentato il post in cui è presente il video della sua intervista appena citata.
"Se fa - scrive qualcuno - quello che ha fatto quando era Ministro del Lavoro siamo a posto''. Altri, invece, sottolineano: "Ormai non sai cosa dire, sei un perdente. Se non vai a casa, ti ci mandano gli italiani". Altri ancora invece commentano: "Siamo rimasti all'era della pietra e lì resteremo, che angoscia ci trasmetti'. Alcuni, invece, preferiscono lanciare accuse più dure: "La poltrona ti ha dato alla testa". Non manca, però, anche chi lo difende, sottolineando come chi lo apprezza per la dedizione nel lavoro di Ministro, chi ricorda come si impegni tanto pur rinunciando a metà stipendio come disciplinato nel M5S.