Il 26 gennaio è una data da cerchiare in rosso per la politica italiana: le elezioni in Emilia Romagna rappresentano un passaggio che potrebbe cambiare gli scenari anche a livello nazionale. Ad essere di questo avviso è anche Aldo Cazzullo, giornalista del Corriere della Sera. Da ospite di "Otto e Mezzo" su La 7, a precisa domanda di Lilli Gruber ha sottolineato come le urne regionali potrebbero rappresentare il capolinea dell'attuale maggioranza qualora dovesse verificarsi una vittoria della Lega e del centro-destra.

Per Cazzullo se Lega vincente governo verso la caduta

Aldo Cazzullo, dopo la questione postagli da Lilli Gruber, ha preferito fare una premessa al suo ragionamento: "Il problema più grosso dovrebbe essere fare ripartire l'economica, la crescita ed il lavoro". Le priorità, però, potrebbero essere destinate ad essere altre. "Il governo - ha sottolineato - è nato molto in fretta, ma è partito troppo piano". Salvini punta ad espugnare una regione che viene considerata una storica roccaforte rossa e sa bene che un'eventuale affermazione comporterebbe risvolti forse letali per l'attuale governo sostenuto da Pd e M5S. "La mia impressione - ha sottolineato Cazzullo - è che se dovesse vincere la Lega, in Emilia Romagna, il governo cadrà".

Per Cazzullo, Salvini potrebbe iniziare a mangiare solo culatello

Un possibile successo leghista imporrebbe ai dem una riflessione: "Il Partito Democratico - ha evidenziato Cazzullo - non potrebbe permettersi un lungo e lento logoramento, magari ritrovandosi al 15 o al 12%, consentendo a Renzi di crescere". Ed è chiaro su chi potrebbe prendere decisioni importanti: "Sarebbe Zingaretti a far saltare il banco, si tornerebbe ad elezioni anticipate che vincerebbe Salvini, ma se non altro il Pd dimostrerebbe ancora di esistere".

Poi ha analizzato quella che, attualmente, potrebbe essere la misura del consenso per i due candidati governatori. "Bonaccini - ha detto Cazzullo - resta ancora il favorito naturale, perché l'Emilia Romagna non è l'Umbria. Se si votasse Bonaccini contro la Borgonzoni, vincerebbe Bonaccini abbastanza agevolmente". Nella campagna elettorale, però, potrebbe entrare in gioco il ruolo del leader della Lega: "Se prevale la dinamica nazionale con Salvini trasferito in Emilia Romagna, prepariamoci a tutto.

Si ciberà esclusivamente di culatello e mortadella, pernotterà due mesi, passerà Natale e a Capodanno in Emilia Romagna. Se passa la sua logica dello scontro nazionale allora è lì che il centro-sinistra rischia parecchio perché il vento non soffia nelle sue vele e penso che il governo non sopravviverebbe".

Adesso non resta che attendere e capire in che modo gli schieramenti elaboreranno le strategie per le prossime settimane di campagna elettorale.