L'agenzia Ansa ha reso noto che è stata depositata, in data 20 novembre, un'ordinanza con mittente la Cassazione che, di fatto, concede il via libera al così detto "quesito referendario per l'abolizione della quota proporzionale del Rosatellum". Si tratta di una proposta arrivata da otto consigli regionali facenti capo alla Lega e al centrodestra e di cui, tra gli altri, si era fatto promotore il senatore Roberto Calderoli. Gli atti, adesso, sono destinati alla Consulta. Proprio Calderoli, attraverso la sua pagina Facebook, ha parlato di "Bing Bang del cambiamento", poiché si tratta di un passaggio che può condurre ad risultato che, a suo dire, sarebbe in grado di porre fine a presunti magheggi di palazzo.

E, nel suo post, non è mancato un riferimento al fatto che, se tutto dovesse andare come immagina, difficilmente si tornerà ad avere esecutivi che non sono diretta espressione della volontà popolare.

Lega punta ad abolizione quota maggioritaria

Ad annunciare con gioia quanto accaduto è stato Roberto Calderoli che, sul proprio profilo Facebook, ha condiviso il lancio dell'agenzia Ansa e ha provato a spiegare cosa realmente può accadere, senza perdersi in particolari tecnicismi politici. Il senatore leghista ha provato a far leva sul fatto che, se il percorso dovesse concludersi, si arriverà ad un punto in cui sarà molto più il popolo a decidere, attraverso il voto, del palazzo. Calderoli ha sottolineato come la Cassazione abbia, di fatto, dato il via libera al quesito referendario che potrebbe mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere sull'eventuale abolizione della quota maggioritaria della legge elettorale vigente.

Calderoli lascia intendere che potrebbe arrivare svolta epocale

Un'ipotesi che, a giudicare, da quanto si legge non fa stare nella pelle Calderoli. "Rappresenta - ha scritto - il Big Bang del cambiamento, la bomba atomica che esplode spazzando via tutti i rigurgiti proporzionalisti di chi vorrebbe continuare con i giochini di palazzo."Il leghista ha chiarificato il fatto che l'ultimo passaggio ottenuto rappresenta un crocevia fondamentale per giungere alla richiesta di un referendum abrogativo.

Calderoli, dopo un'eventuale vittoria della sua linea in un ipotetico referendum, punta sull'istituzione di un sistema che elettorale che, a suo dire, possa considerarsi realmente maggioritario. "In cui - sottolinea - chi vince governa e chi perde va all'opposizione". Il senatore evidenzia come in quel caso si porrebbe, di fatto, fine a ipotesi di "nascite di governi che non rispettano la volontà del popolo". "Così - ha concluso - finalmente a decidere sarà il popolo e non il Palazzo".