È durato solo poche ore il blocco della pagina Facebook ‘6000 sardine’, oscurata nella serata di domenica 24 novembre, ma già nuovamente attiva nella mattinata di lunedì. Gli amministratori della pagina social, che rappresenta le istanze e i sentimenti del movimento nato a Bologna per protestare contro le politiche di Matteo Salvini, hanno reso noto in un post, il primo dopo l’oscuramento, che non sono state riscontrate violazioni. Logico che la notizia abbia dato luogo ad una serie infinita di commenti social, quasi tutti di gioia per la ritrovata libertà delle sardine sul web.

Ma non sono stati pochi gli utenti che hanno puntato il dito contro il presunto zampino che ci avrebbero messo le forze sovraniste, magari orchestrate dalla temuta Bestia di Luca Morisi, nel contribuire a segnalare la pagina e, di conseguenza, spingere Facebook ad oscurarla. Accuse al momento assolutamente non provate, ma che hanno fatto balzare l’hashtag #6000sardine in testa alla top trend di Twitter.

L’annuncio degli amministratori: ‘La pagina 6000 sardine è di nuovo online’

“La pagina 6000 sardine è di nuovo online”. Così gli amministratori hanno annunciato la fine dell’oscuramento da parte di Facebook con un post pubblicato nella tarda mattinata di lunedì 25 novembre. A tal proposito, viene mostrata l’immagine del messaggio ricevuto dai gestori del social network in cui si legge chiaramente che “la pagina non presenta violazioni”.

Gli stessi amministratori di 6000 sardine, però, “in attesa di ricevere ulteriori chiarimenti tecnici sull'accaduto”, invitano tutti i loro fan ad “avere pazienza” e, dunque, a non “creare pagine, gruppi o eventi alternativi” che rischiano solo di generare “confusione e disorientamento”. Il messaggio si chiude con l’augurio, quasi una certezza, che “ogni attacco o problema sui social riempirà semplicemente di più le piazze”.

I sospetti social contro Salvini: ‘La Bestia sta iniziando ad avere paura’

Il post pubblicato dagli amministratori di 6000 sardine ha ricevuto immediatamente migliaia di commenti. “Meno male che hanno oscurato la pagina così ho saputo della sua esistenza”, scrive qualcuno convinto che l’oscuramento imposto da Fb abbia solo contribuito a fare pubblicità alle sardine.

E sono in molti a pensarla come lui, senza elaborare suggestive teorie del complotto. Cosa che, invece, si esercitano a fare molti altri. “Non voglio neppure pensarlo, ma ‘a pensar male si commette peccato, ma ci si azzecca’ recita un vecchio adagio popolare, che non sia partito tutto da una denuncia della Bestia?”, si chiede un internauta. “Sbirciando dai commenti sulla pagina di Salvini: ‘Segnaliamo a rotta di collo per farla chiudere’. Il link era quello della pagina delle sardine. Che dite, si può segnalare questo signore?”, accusa invece un altro che fornisce anche lo screen shot del commento incriminato. E su Twitter la musica non cambia. Il cinguettio più significativo è il seguente: “Grazie alle segnalazioni sovraniste la pagina 6000 sardine è stata oscurata, poi per fortuna riabilitata.

È ufficiale: la Bestia sta iniziando ad avere una paura fott...”.