Quota 100 continua a far discutere. Nel corso della trasmissione Non è l'Arena, condotta da Massimo Giletti su La 7, a intervenire sulla questione è stata Lucia Borgonzoni. La senatrice della Lega, candidata alla Presidenza della Regione Emilia Romagna, ha avuto modo di parlare della misura e di quelli che potrebbero essere gli sviluppi. Una vera e propria difesa a spada tratta nei confronti di Quota 100 in cui, sciorinando i numeri relativi all'occupazione, la Borgonzoni ha sottolineato l'impatto positivo avuto sotto il profilo occupazione, destinato addirittura a migliorare con l'avvento delle assunzioni nel pubblico impiego nel 2020.

Quota 100 non va contro i giovani secondo la Borgonzoni

Gli oppositori di Quota 100 ritengono rappresenti una misura troppo costosa che genera un investimento cospicuo per una fetta tutto sommato piccola di lavoratori e cittadini. In molti ritengono possa rappresentare un motivo di scontro tra generazioni, tenuto conto che preferirebbero quella cifra investita magari nella possibilità di abbassare il costo del lavoro per assumere dei giovani che, tra l'altro, rischiano di vedere la pensione come un'utopia. Un punto di vista che non è assolutamente condiviso dalla leghista. "Si discute di Quota 100 come se - ha detto - sia contro i giovani. Ci sono dei dati Istat dove ci sono 205.000 persone con un'età media di 64 anni che hanno chiesto di usufruire della misura".

Dati che, a suo avviso, potrebbero rendere conseguenziali gli altri. "In un momento di stagnazione e di zero crescita - sottolinea - abbiamo duecentomila persone che vengono assunte.Non voglio dire che sono in sostituzione, però...".

"Abbiamo - prosegue - un tasso di disoccupazione giovanile che è diminuito di quattro punti percentuali".

Il dato più rilevante è che Quota 100 ha avuto tante adesioni nel pubblico impiego, dove ancora il turn over non è partito. "Voglio ricordare - sottolinea la Borgonzoni - che quelle assunzioni ancora non sono state fatte, partono dal primo gennaio".

Per la Borgonzoni possibili modifiche sulle finestre

Secondo trapelato da fonti governative ed in particolare dal Ministro dell'Economia Gualtieri, Quota 100 sembra destinata ad andare ad esaurimento.

Questo significa che resterà una delle misure opzionali per raggiungere in maniera anticipata la pensione fino alla fine del 2021. Quello che, però, secondo Lucia Borgonzoni, potrebbero essere cambiati sono alcuni aspetti tecnici legati all'uscita. "Quello che faranno - ha detto - è tenerla, però usando quelle finestre per pubblico o privato a tre o otto mesi. La terranno un po' modificata". Con finestre si intende il tempo d'attesa dal congedo dal lavoro all'effettivo ricevimento dell'assegno previdenziale. Prolungare l'attesa, di fatto, equivale a sensibili risparmi in termini di decine di milioni di euro per le casse dello Stato.