Da qualche tempo sui mass media non si parla più della cosiddetta inchiesta sul Russiagate all’italiana, o Moscopoli che dir si voglia, che vede indagato, tra gli altri, Gianluca Savoini, faccendiere strettamente legato da tempi non sospetti alla Lega e, anche come amico, a Matteo Salvini. A riaprire una ferita ancora sanguinante per il Carroccio è il direttore de La Verità Maurizio Belpietro il quale, in un editoriale pubblicato sul quotidiano da lui diretto nella giornata di martedì 16 dicembre, adombra il sospetto che la Procura di Milano, titolare dell’inchiesta su una presunta maxi tangente legata alla vendita di una partita di petrolio russo, possa presto adottare qualche iniziativa clamorosa.
Belpietro non parla apertamente di un Salvini nuovamente indagato e non fa nemmeno altre ipotesi concrete. Ma si limita a riportare la “strane voci” che starebbero girando in “alcune redazioni”.
Maurizio Belpietro elenca tutte le inchieste aperte su Salvini
Nell’editoriale pubblicato su La Verità il 16 dicembre scorso, Maurizio Belpietro prova ad elencare tutti gli avvisi di garanzia collezionati da Matteo Salvini da quando ricopriva la carica di Ministro dell’Interno nel Conte I. Si tratterebbe di inchieste quasi tutte legate alla gestione della questione immigrazione, precisa Belpietro. Indagini che, a suo modo di vedere, sono finite, o finiranno “nel nulla”. Nessuna preoccupazione in vista per il leader della Lega anche dall’inchiesta sul presunto uso improprio dei voli di Stato.
Oltre a tutto ciò, nemmeno l'inchiesta sui famigerati 49 milioni di finanziamenti pubblici ricevuti dalla Lega ai tempi di Bossi e Belsito, ragiona Belpietro, è un tema che potrebbe "davvero impensierire Salvini”.
‘Alcuni cronisti d’Oltreoceano avrebbero già piantato le tende a Milano in attesa di rivelazioni’ sul Russiagate
Tutto lascerebbe dunque pensare che Salvini possa “dormire sonni tranquilli”. Ma secondo Maurizio Belpietro non è così. Il direttore de La Verità rivela, infatti, che “negli ultimi giorni girano strane voci e, soprattutto, si agitano strani personaggi”.
Secondo la sua versione, “in alcune redazioni si parla di imminenti iniziative della Procura di Milano”, titolare dell’inchiesta sulla misteriosa trattativa avvenuta tra russi e italiani all’Hotel Metropol di Mosca. Il Russiagate insomma. Belpietro premette che non è stata trovata alcuna traccia, né del petrolio né dei soldi della presunta tangente. Tuttavia, ribadisce citando alcune voci che “la Procura starebbe per prendere qualche clamorosa decisione”. Una prova dell’imminente novità in arrivo, aggiunge Belpietro, consisterebbe nel fatto che alcuni giornalisti americani "avrebbero già piantato le tende a Milano, in attesa delle rivelazioni”. Il giornalista, prima di concludere, azzarda anche una previsione: “Le notizie dovrebbero arrivare dopo Natale”.