Sono davvero lontanissimi i tempi in cui Matteo Salvini e Luigi Di Maio sembravano andare d'amore e d'accordo. I due, ancora una volta, non se le sono mandate a dire. Stavolta il tema scottante riguarda il clima di tensione internazionale riguardante il Nord Africa. Il Ministro degli Esteri, in un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha puntato il dito su presunte responsabilità del leghista quando era al timone del Viminale. Il numero uno della Lega, invece, parlando a Mattino 24 ha lanciato ancora una volta il ritornello ironico "È colpa di Salvini".

Si è comunque difeso dalle accuse sottolineando come manchi da tempo dal governo e, allo stesso tempo, gettando ombre su quelle che sarebbero le qualità del capo politico pentastellato da titolare della Farnesina.

Di Maio dice che Salvini pensava solo ai migranti

A livello internazionale è noto come non si respiri affatto un clima tranquillo. C'è una situazione che sia in Nord Africa che in Medio Oriente potrebbe farsi esplosiva. Luigi Di Maio ha sottolineato, ai microfoni de Il Fatto Quotidiano e secondo quanto riportato da Open, come da Ministro dell'Interno Salvini avrebbe totalmente avocato il dossier sulla Libia. Una scelta deliberata finalizzata a puntare sull'immigrazione come tema da campagna elettorale.

"La sua unica preoccupazione - ha evidenziato - era non far partire migranti". Altra frecciata, seppur velata, nei confronti del leader del Carroccio è quella in cui ha sottolineato che la politica si fa con il profilo basso, senza ricorrere a post o tweet.

Salvini dice che al posto di Di Maio sarebbe in Libia

Salvini non ci sta alle accuse.

Intervenendo a Radio 24 ha ritenuto inopportuno il fatto che sia stato puntato il dito contro di lui. Idea che nasce su base temporale, considerato che chi oggi sta al governo lo è ormai dall'estate. "Fino ad agosto - rivendica - l'interlocutore primo per la Libia era l'Italia. Se non sono capaci a fare i ministri, facciano altro nella vita".

Si tratta di una considerazione abbastanza dura nei confronti di Luigi Di Maio che, negli ultimi giorni, ha subito diverse critiche. È stato l'effetto della mancata interlocuzione tra l'Italia e gli Usa dopo l'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani. Il Bel Paese sarebbe il grande escluso dall'elenco dei paesi alleati a cui il segretario di stato americano Mike Pompeo avrebbe chiamato per fornire delucidazioni sull'accaduto.

In tanti, tra cui la giornalista Lucia Annunziata, hanno attaccato duramente il numero uno della Farnesina Di Maio per quanto accaduto. Salvini non manca di lanciare un ulteriore attacco al modo di operare del Ministro degli Esteri. "Io - evidenzia - sarei in Libia.

non a Palazzo Chigi a parlare di legge elettorale con Zingaretti". Il tutto a voler sottolineare che, almeno da parte sua, ci si aspetta maggiore operatività da parte di chi occupa una posizione così importante.