Diego Fusaro è convinto che sui reali motivi della diffusione del coronavirus vadano sempre poste domande scomode e sollevati dubbi, persino sulla possibilità che ci si trovi di fronte ad un attacco bioterroristico, come ipotizzato da un professore statunitense citato dal filosofo sovranista.
Ospite di Coffee Break, il talk-show mattutino di La7 condotto da Andrea Pancani, nella puntata di martedì 11 febbraio, Fusaro ha parlato di coronavirus senza peli sulla lingua, arrivando persino ad elogiare il governo Conte per la "prudenza" dimostrata nel gestire l'emergenza e, in particolar modo, il Ministro della Salute Roberto Speranza, che avrebbe difeso il "primato della Politica sull'economia", decidendo di bloccare i voli Italia-Cina anche a rischio di una rappresaglia commerciale dei cinesi e finanziaria dei mercati.
Diego Fusaro su emergenza coronavirus: 'Vorrei spezzare una lancia per Speranza'
"Io vorrei spezzare una lancia a favore del Ministro Speranza che ha a mio giudizio fatto valere il primato della politica sull'economia", dichiara Diego Fusaro parlando di emergenza coronavirus a Coffee Break. "Fosse dipeso dai mercati, allora non ci sarebbe stata alcuna chiusura - prosegue nella sua analisi il filosofo marxiano - perché merci e persone devono sempre circolare. In questo caso, invece, si è fatta valere giustamente la supremazia della politica. Quindi, una volta di più, si impone l'importanza della sovranità nazionale come base di un controllo democratico di uno Stato".
Fusaro cita le ipotesi di un professore americano: 'Armi batteriologiche, chimiche, bioterrorismo'
Il secondo aspetto della vicenda coronavirus che Fusaro vuole mettere in evidenza è il fatto che, dal suo punto di vista, risulterebbe evidente, "a fronte di tante certezze propalate come se fossero indubitabili", che "il gesto fondamentale è sollevare qualche dubbio rispetto alle versioni ufficiali che presentano questo coronavirus come se fosse un prodigio della natura scaturito casualmente".
A detta di Fusaro, bisognerebbe infatti "prendere in esame tutte le possibili piste, procedendo con cautela e ponderazione, non trascurando nemmeno gli assetti politici. Per esempio, il professore statunitense Boyle (Francis, ndr) ha parlato addirittura della possibilità di armi batteriologiche, chimiche, bioterrorismo".
Guerre batteriologiche: dal vaiolo contro gli indios al coronavirus
Diego Fusaro precisa di non credere che quella sul bioterrorismo nel caso coronavirus "sia la verità in assoluto". Ma si dice convinto che "tutte le piste debbano essere percorse criticamente, perché solo gli stolti non hanno dubbi e hanno solo certezze. Quindi muoviamoci con cautela, agiamo come sta agendo, a mio giudizio in maniera sensata e cauta, il governo italiano. Quest'ultimo provvedimento (la chiusura dei voli da e per la Cina, ndr) è stato segno di grande prudenza e, quindi, un elogio sicuramente al Ministro Speranza. E non dimentichiamo il fatto che, nell'epoca del terrorismo e delle guerre internazionali - prosegue - anche le guerre batteriologiche e le guerre più radicali si muovono in questa prospettiva.
Del resto, se abbiamo qualche reminiscenza storica, ricordiamo il modo in cui furono sterminati in parte gli indigeni d'America tramite la diffusione del vaiolo, usata in maniera impropria, terroristica, dai conquistatori. Quindi non dimentichiamo tutte le piste possibili prima di formulare soluzioni troppo facili. Ripeto - conclude poi - solo gli stolti hanno certezze e mai un dubbio. Compito della filosofia in quest'epoca è quello di sollevare dubbi e provare a problematizzare l'ovvio. Anche l'ovvio vuole la sua parte".