Il noto finanziere George Soros ha recentemente attaccato Mark Zuckerberg, il fondatore e amministratore delegato di Facebook. Stando a quanto riportato da un articolo di Business Insider, il creatore della 'Open Society Foundation' ha sostenuto che Zuckerberg e i vertici della multinazionale avrebbero sostenuto la corsa alla rielezione dell'attuale presidente degli Stati Uniti D'America, Donald Trump. Entrando maggiormente nei dettagli, il finanziere e filantropo statunitense ha argomentato questa tesi in una lettera indirizzata al Financial Times.
Il fondatore della Open Society: 'Sembra che ci sia un accordo tra Trump e Facebook'
Nella già citata lettera indirizzata all'influente testata londinese, George Soros ha scritto che sembra che ci sia una sorta di 'mutuo accordo' tra Donald Trump e lo staff di Facebook. Inoltre, Soros ha dichiarato che lo stesso Zuckerberg dovrebbe smetterla di 'confondere le acque' chiedendo maggiori regole sui contenuti e la privacy del social network. Stando a Soros, che comunque si è dichiarato favorevole a regolamentazioni governative sulle piattaforme digitali, Zuckerberg e i vertici della corporation californiana non dovrebbero aspettare l'intervento del governo per non accettare qualsiasi inserzione di natura Politica.
Il 'patto non scritto' tra i vertici repubblicani e il social
Stando sempre a Soros, come riportato da Marco Valsania sul Sole24 Ore, la 'relazione speciale' tra Trump e i vertici del colosso tech sarebbero iniziati nel 2016. Difatti, in quel periodo Facebook avrebbe offerto al tycoon la disponibilità ad una cooperazione con il suo staff al fine di raggiungere l'ottimizzazione di alcuni piani pubblicitari.
Tale opportunità sarebbe invece stata rifiutata dalla candidata del Partito Democratico, Hillary Clinton. Inoltre, riporta sempre l'articolo del quotidiano legato a Confindustria, l'importanza dell'utilizzo di Facebook per la campagna presidenziale di Trump sarebbe stato riconosciuto anche dal suo capo della strategia dei social media, Brad Pascale.
Oltre a ciò, Soros ha criticato la scelta di nominare un relativamente influente esponente della destra statunitense nell'ambito della gestione delle news di Facebook. Il finanziere di origine ungheresi ha fatto il nome di Jennifer Williams, una producer che in passato è stata dipendente della Fox News, il più importante e famoso canale televisivo statunitense di stampo conservatore, notoriamente vicino alle posizioni del Partito Repubblicano e tendenzialmente favorevole nei riguardi della linea politica portata avanti da Donald Trump.