Torna a montare la polemica per la questione migranti. Infatti è notizia di ieri, 5 febbraio, che il Ministero dell'Interno ha inviato una circolare alle Prefetture, in cui stabilisce la possibilità di aumentare i rimborsi che i centri di accoglienza ricevono per ogni migrante ospitato. L'ex titolare del Viminale, Matteo Salvini ha già commentato duramente l'iniziativa presa dal suo successore al Ministero dell'Interno, Luciana Lamorgese. Una parte importante dell'operato di Matteo Salvini ai tempi del governo Conte uno, viene cancellata da questa decisione.

Infatti Salvini, tra mille polemiche, decise di ridurre drasticamente i rimborsi per i migranti accolti e adesso, il nuovo governo nell'indirizzo della discontinuità, ha deciso di tornare ad aumentare ciò che i centri di accoglienza ricevono.

Da Salvini parole dure

Prima del taglio di Matteo Salvini, ai centri di accoglienza, per ogni migrante accolto venivano dati 35 euro al giorno di rimborso. Con il leader della Lega al Viminale, si decise di ridurre la cifra, portandola tra i 19 ed i 25 euro, con una media calcolata pari più o meno a 20 euro. Adesso il Ministro Lamorgese ha inviato la circolare che prevede l'innalzamento del 10% di questi rimborsi. Il commento di Salvini non si è fatto attendere.

Il leader leghista ha parlato di "vergogna", sottolineando come il nuovo governo Pd-M5S, dopo aver riaperto i porti, torna a mettere mano nelle tasche degli italiani, aumentando i rimborsi per i migranti. Parole dure di Matteo Salvini, che tramite i suoi canali social ufficiali ha pubblicato un fotomontaggio in cui sottolinea come con la Lega al governo si chiusero i porti e si mise un freno al business dei richiedenti asilo, mentre con l'attuale esecutivo, si fa esattamente il contrario, perché si riaprono i porti e si ridà fiato all'affare immigrazione.

I perché della decisione della Lamorgese

Stando alle indiscrezioni che trapelano da ambienti vicini al Viminale, la decisione dell'attuale ministro dell'Interno è scaturita dopo le richieste dei prefetti. Infatti, dalle Prefetture hanno sempre contestato i tagli imposti da Salvini, addossando a questa sforbiciata la mancata riuscita dei nuovi bandi, andati deserti proprio perché i rimborsi non erano sufficienti per le cooperative interessate a entrare nel sistema di accoglienza.

Stando a quanto si apprende, anche l'Anac ha dato parere favorevole al Viminale, che ha chiesto all'organismo anti corruzione un parere. L'aumento deciso dal Viminale è di circa 3 euro a migrante e dal Ministero fanno sapere di essere ottimisti che questo aumento, sia sufficiente per eliminare il problema dei bandi deserti. Proprio l'Anac ha suggerito al Viminale di non toccare il decreto di Matteo Salvini, ma di correggerlo soltanto. Resta il fatto che la diaria giornaliera che spetta per ogni migrante accolto torna a salire, anche se per il momento non si torna alla cifra precedente il taglio di Salvini.