La possibile alleanza Politica tra Matteo Renzi e Matteo Salvini, allo scopo di sostituire Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e dare vita ad un nuovo governo, è la notizia che nelle ultime ore è riuscita a tenere testa agli aggiornamenti sull’emergenza coronavirus. In realtà, al momento si tratta solo di indiscrezioni e di voci di corridoio rilanciate da diverse testate giornalistiche, tra cui La Stampa. La tesi dell’accordo Renzi-Salvini viene sposata anche dal direttore del quotidiano Il Giornale, Alessandro Sallusti. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, Sallusti ha replicato ad una domanda della conduttrice affermando che, da quanto gli risulta, l’operazione sarebbe già in corso, anche se il suo esito non sarebbe affatto scontato.

Otto e mezzo, Gruber: ‘Renzi e Salvini conducono battaglia insieme con la scusa del coronavirus’

Nella puntata di Otto e mezzo, andata in onda giovedì 27 febbraio su La7, non si è parlato solo di coronavirus, ma anche delle conseguenze politiche al più alto livello che questa emergenza sanitaria potrebbe comportare. Per introdurre l’argomento di una possibile nascita di un nuovo esecutivo, diverso da quello attuale, la conduttrice Lilli Gruber ha ricordato che “Salvini oggi ha incontrato il Presidente Mattarella e ha proposto un governo di unità nazionale”. La Gruber si è domandata polemicamente se, “con la scusa del coronavirus”, Salvini insieme a Renzi stiano “conducendo questa battaglia insieme”, cercando di “far fuori il Premier Conte”.

La sua domanda a Sallusti è stata secca: “È un’operazione che può riuscire?”.

La replica di Sallusti: Renzi e Salvini contro Conte ‘operazione quasi dichiarata’

La risposta di Alessandro Sallusti alla domanda impertinente posta dalla Gruber, ha sorpreso in parte anche la stessa conduttrice. “Beh, è un’operazione quasi dichiarata”, ha affermato sicuro di sé il direttore de Il Giornale.

“L’alleanza sembra strana - ha poi precisato - ma il nemico del mio nemico è mio amico. Quindi Salvini e Renzi sono in questo senso alleati”. A detta di Sallusti, quella architettata contro Conte sarebbe “un’operazione anche meno complicata del previsto. Se riuscirà o no lo vedremo nelle prossime ore, ma mi risulta sia in corso”, ha concluso poi col botto il giornalista.

Sallusti a Tagadà: ‘Siamo un Paese senza leadership’

Poche ore prima, sempre su La7, ma stavolta nello studio di Tagadà condotto da Tiziana Panella, Sallusti non si era però sbilanciato in questo modo. “Penso che quello che è evidente è che siamo un Paese senza una leadership - ha fatto notare - non c’è un leader e lo si è visto chiaramente in questa emergenza in cui ognuno va un po’ per i fatti suoi. Le Regioni da una parte, alcuni partiti da un’altra, altri da un’altra ancora. E questo perché c’è una mancanza di leadership e anche di leadership riconosciuta. Cioè, il Paese cerca dei punti di riferimento che non trova. Questa non sarà una crisi politica di fatto, ma è una crisi politica. A furia di continuare a insediare governi non eletti e costruiti nei Palazzi, Premier non eletti, poi quando il Paese ha bisogno di agganciarsi a qualcuno non sa dove farlo.

Quindi - ha concluso allontanando però l’ipotesi cambio di governo - io penso che questo ventilato cambio di governo rientrerà nel giro di poche ore, perché non ci sono le condizioni e nessuno vuole farlo, ma il problema resta”.