In questi giorni difficilissimi per via dell'epidemia di Coronavirus è da sottolineare il ruolo di molte associazioni e organizzazioni non governative, attive sul territorio italiano, soprattutto nelle regioni e province più colpite dal Covid-19. Al giornalista Bruno Vespa però sorge il dubbio che un'altra organizzazione non governativa, Medici senza Frontiere, sia sparita dai riflettori in queste ultime settimane. Il conduttore di Porta a Porta si chiede se sia un caso o se invece stiano già facendo la loro parte nella lotta contro il virus.

Dando uno sguardo alle pagine social di Medici senza Frontiere e di Emergency però si capisce come le due organizzazioni siano già attive in Lombardia da alcuni giorni, collaborando con gli ospedali del territorio.

Coronavirus, il dubbio di Bruno Vespa

Ieri pomeriggio Bruno Vespa, pubblicando un breve video dal titolo 'Medici senza Frontiere, dove siete finiti?', è intervenuto sulla questione delle Ong e su quello che può essere il loro supporto in queste settimane difficilissime. Il conduttore di Porta a Porta si chiede che fine abbia fatto Medici senza frontiere, molto impegnata negli scorsi mesi nel soccorso dei migranti in mare.

Secondo il conduttore televisivo "adesso sembrano scomparsi", o magari, sottolinea lo stesso Vespa, sono già in prima linea "eroicamente" all'interno degli ospedali senza far sapere niente a nessuno. In caso contrario però qualcuno dovrebbe farglielo presente, visto che nella guerra contro il coronavirus c'è bisogno davvero di tutti, nessuno escluso.

E alla fine del video dice: "Che tornino davvero a bordo dell’emergenza".

Coronavirus, il contributo delle Ong in Italia

Andando a guardare i profili social di Medici senza Frontiere leggiamo però che l'Ong è già attiva nella guerra contro il coronavirus. Il team, composto da dottori, infermieri ed esperti di igiene lavora negli ospedali di Lodi e Codogno e collabora con il personale della struttura nella gestione di questa epidemia.

Emergency, d'altro canto, ha dovuto ricorrere alla pubblicazione di un post sui social network per mettere a conoscenza dei lettori di non aver affatto sospeso la sua attività in Italia.

L'organizzazione non governativa è stata autorizzata dalla Protezione civile per combattere l'emergenza sanitaria e attualmente sta fornendo tutto il supporto per mettere a disposizione le sue competenze a disposizione del sistema sanitario.

Per fronteggiare l'emergenza coronavirus l'Ong continua la sua attività con gli ambulatori mobili e con gli sportelli di orientamento. E a Milano assiste le persone che non possono uscire di casa portando loro la spesa e i farmaci, aiutando il comune nel fornire assistenza e supporto ai soggetti svantaggiati ospiti dei centri di accoglienza.