Ieri in prima serata a 'Stasera Italia', il talk show politico su 'Rete 4', è andato in onda l'Intervento da casa del critico Vittorio Sgarbi. Appare interessante ricostruire la cronaca del botta e risposta tra la Gentili e Sgarbi per dare un'esatta dimensione alle parole del politico ed intellettuale.
"Quello che mi pare più grave è che il Parlamento sia chiuso per paura - espone il deputato di Forza Italia - Mentre i lavoratori vanno a lavorare in fabbrica e l'economia avanza dove si può, possibile che il Parlamento abbia violato il suo compito ed abbia deciso che non si fanno più riunioni di nessun tipo?".
Il critico evidenzia poi come chiudere le chiese sia già per sé una follia, perché dimostrerebbe, secondo lui che "oramai il mondo è ateo" evidenziando come non ci sia più speranza nella religione: "Rassegnamoci, Dio non c'è ma la democrazia c'è ancora", sottolinea il deputato di Forza Italia che aggiunge come la cosa più sbagliata sia quella di ridimensionare i dibattiti parlamentari, "votando in pochi minuti tutto ciò che venga dal Governo, senza prima discutere".
La conduttrice vuol sapere da Sgarbi cosa avrebbe fatto lui in questa situazione
La conduttrice Veronica Gentili al deputato: "Tu cosa avresti fatto ad esempio per far funzionare il Parlamento?". A questa domanda Vittorio Sgarbi risponde che i Parlamenti sono luoghi di lavoro come tutti gli altri: "Per garanzia democratica nessuno dovrebbe lavorare altrimenti.
Perché dovrei andare a lavorare io col rischio di trovare qualcuno che improvvisamente risulta contagioso?". Il sindaco di Sutri evidenzia come ci si trovi dinnanzi ad una questione diversa da quella del classico assenteismo parlamentare, in quanto in questo caso i politici evitano di riunirsi non per non operare, ma perché avrebbero timore di contrarre il virus.
Vittorio Sgarbi affronta il problema delle carceri in tempo di coronavirus
"Il Parlamentare deve incrementare la sua funzione. Io dovrei andare nelle carceri e, per esempio, se c'è un poliziotto positivo al virus occorre mandare a casa, immediatamente tutti quelli che sono stati arrestati con un provvedimento cautelare prima del processo, persone innocenti.
Se non sono stati arrestati, non è che devono patire una condanna preliminare più il rischio di morire".
Per Sgarbi occorrerebbe dunque scarcerare coloro i quali siano in galera con la misura di "carcere preventivo" che secondo lui rappresenta la cosa più anticostituzionale che esista. Prendendo poi come esempio il caso della prigione di Santa Maria Capua Vetere, Sgarbi ha ricordato che nell'istituto lavora un poliziotto positivo al Covid-19. Nessuno però fra chi si trova in custodia preventiva è stato liberato: "Questo è ridicolo. È intollerabile che queste persone siano costrette a pagare con la vita. È un Parlamento di inetti, di incapaci".