Il Recovery Fund è quanto il premier Giuseppe Conte auspica come strategia europea unitaria per fronteggiare l'emergenza economica e sanitaria del momento. I passi in avanti nella mediazione con gli altri leader Ue sono stati salutati con soddisfazione dal presidente del Consiglio, non da Gianluigi Paragone. Il senatore, servendosi della sua pagina Facebook, ha infatti parlato in maniera negativa di ciò che potrebbe profilarsi all'orizzonte evidenziando come il Recovery Plan potrebbe in realtà celare una strategia tedesca ben precisa.

Un piano ben congegnato insomma finalizzato a creare attorno allo stato teutonico una rete di paesi che continueranno ad essere legati a Berlino, anche qualora l'euro non dovesse riuscire a resistere alla tempesta economica in atto.

Paragone critica i 'festeggiamenti' dei governanti

Le prime reazioni al Consiglio Europeo provenienti da Berlino si sono articolate su due livelli. Da un lato la cancelliera tedesca Angela Merkel ha evidenziato come ancora non sia stata determinata una strada relativa al metodo di finanziamento del Recovery Found. La via privilegiata dai tedeschi resta quella basata su sussidi e prestiti, senza altro tipo di possibili soluzioni. Dall'altro, invece, la Politica tedesca ha inteso mettere in rilievo il fatto che la ricerca di una soluzione comune è nell'interesse dell'Europa e soprattutto della Germania. Una versione che non ha convinto pienamente Gianluigi Paragone. Da tempo, infatti, il senatore critica l'Europa per un'Unione fin troppo germano-centrica.

E anche stavolta non ha mancato di sottolineare come ogni mossa della Germania sia finalizzata alla creazione di una possibile soluzione alternativa ad un'eventuale implosione dell'euro.

Germania avrebbe interesse ad avere un piano B

Nel proprio pezzo, postato sul sito personale ilparagone.it e ripreso anche su Facebook, Paragone non ha così mancato di lanciare qualche frecciata nei confronti di Conte e del suo governo.

"Dietro i grandi proclami - ha evidenziato l'ex grillino - di apertura della Merkel che hanno fatto festeggiare i nostri governanti illuminati, si nasconde in realtà una strategia ben precisa e spietata". All'interno dello scritto condiviso sui propri social sono presenti una serie di teorie secondo cui la Germania avrebbe interesse a salvare anche i paesi percettori netti dell'Ue o ancora senza la moneta unica in maniera tale da assicurarsi una sorta di salvagente qualora l'euro dovesse saltare.

In sostanza la Germania si garantirebbe di essere il centro di un nuovo gruppo di Stati della così detta "Mitteleuropa". Una visione abbastanza avventurosa che oggi sembra animata da fin troppa dietrologia, la cui reale possibilità di avvenimento sarà eventualmente confermata o smentita dai fatti.