La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo è intervenuta ieri nel corso della trasmissione radiofonica su 'Rai Radio1', per parlare delle misure economiche previste dal Governo al fine di risolvere la crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria in corso. La Catalfo ha annunciato l'intenzione di aiutare le categorie più penalizzate al momento, come colf e badanti. "Per quanto concerne i lavoratori domestici non c'era uno strumento atto a supportarli per via della tipologia dell'attività e del datore di lavoro (la famiglia)". La Ministra del Lavoro ha spiegato che "pensare di mettere su uno strumento come la Cassa Integrazione sarebbe stato troppo complesso, perché solitamente nel loro caso sono diversi i datori di lavoro".

Per questo il Ministero sta studiando una misura "inedita", basata su un sostegno al reddito che andrebbe a seconda del numero di ore prestate dai lavoratore. "Se si è al di sotto di 20 ore il sussidio sarebbe di 400 euro, se si è al di sopra ammonterebbe a circa 600 euro".

La questione degli ammortizzatori sociali

"La Cassa Integrazione sarà prorogata di altre nove settimane", ha precisato Nunzia Catalfo, ma a suo avviso il sistema degli ammortizzatori sociali andrebbe cambiato: "È troppo frammentato, farraginoso ed io avrei voluto inserire un ammortizzatore unico, ma ciò avrebbe richiesto mesi e al momento di tempo non ne abbiamo". La Ministra ha asserito di "aver velocizzato quanto più possibile l'accesso alla Cassa", attraverso la semplificazione del modello SR41.

"Ricordo che è stato stipulato l'accordo con l'Associazione Bancaria Italiana proprio per consentire a tutti quei lavoratori che non percepiscono immediatamente la Cig di farsela anticipare dalla banca o dalle Poste".

L'importanza di preservare il lavoro in Italia

"In qualità di Ministra del Lavoro penso che, ovviamente siamo in un periodo di grande emergenza sanitaria storica che ha colpito tutti i nostri cittadini, i nostri lavoratori e le nostre imprese - ha dichiarato la Catalfo - i quali in gran parte hanno dovuto chiudere per un periodo o riorganizzare il loro lavoro".

La Ministra ha spiegato d'aver istituito un gruppo di lavoro per "monitorare tutta la situazione, giorno per giorno del mercato del lavoro". Il rischio di disoccupazione al momento è alto, ma per ora la Ministra ha assicurato che "dai dati si evince che non ci sono tanti licenziamenti, grazie alle prime misure stabilite in funzione", come lo stop ai licenziamenti.

Il problema del ritorno al lavoro delle donne dal 4 maggio

Secondo uno studio sul lavoro pubblicato da 'La Voce.info' saranno soprattutto gli uomini a tornare a lavorare dal giorno della riapertura (per il 72%). A tal proposito Nunzia Catalfo ha assicurato: "Si deve intervenire per assicurare il reinserimento lavorativo delle donne; per questo stiamo affrontando una discussione centrale nel Governo per riproporre il congedo parentale e il bonus babysitter, in più di consentire la riapertura in sicurezza dei centri estivi, al fine di aiutare le famiglie ad accudire i propri figli".