Doppia informativa di Giuseppe Conte, prima alla Camera e poi al Senato, per fornire nuovi dettagli sulla gestione del governo della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il premier si presenta nell’aula di Montecitorio nella prima mattina di giovedì 21 maggio, allo scopo di rassicurare gli italiani circa le misure economiche messe in campo dall’esecutivo giallorosso per contrastare la crisi economica. Ma Conte ammonisce anche i cittadini, soprattutto i più giovani, sul fatto che la guerra contro il virus non sia stata ancora vinta e che, quindi, non sia ancora il tempo per lasciarsi andare a “party e movide”.
Tra i primi onorevoli a commentare negativamente il suo discorso c’è Giorgia Meloni che lo accusa di pensare prima agli immigrati che agli italiani.
Il discorso di Giuseppe Conte alla Camera sulla Fase 2
Il discorso pronunciato alla Camera da Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus è lungo e articolato. Il premier ringrazia innanzitutto gli italiani perché sarebbe proprio grazie al loro comportamento che “il peggio è passato”. Il vero problema adesso, aggiunge Conte, è quello di “riavviare il motore economico e produttivo” del Paese. Il presidente del Consiglio si dimostra ottimista dicendosi convinto di un “rapido ritorno alla normalità”. Poi, però, lancia un severo ammonimento: “In questo momento resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l’uso delle mascherine.
Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti”.
Conte promette l’impegno del governo per il rilancio economico
Dunque, la guerra contro il virus non è ancora stata vinta, anche se il rischio di un nuovo aumento dei contagi sarebbe “calcolato”. Conte annuncia inoltre l’avvio di test sierologici gratuiti per 150mila persone a partire dal 25 maggio.
Vicino anche l’avvio della sperimentazione della app Immuni. Per quanto riguarda l’economia, poi, il premier conferma che con il decreto Rilancio sarebbero state gettate le “basi per la ripartenza”. Conte, però, esorta il sistema delle banche a fare molto di più per “erogare prestiti” alle imprese. Confermato anche il taglio dell’Imu per gli alberghi, con annessa esortazione agli italiani di passare le vacanze estive nel nostro Paese.
In Aula per l’informativa del presidente Conte. I cittadini pretendono risposte da un governo che ancora non ha pagato #cassaintegrazione a 2,6 milioni di italiani né #bonus600euro a 1 milione di lavoratori autonomi. E intanto pensa a sanatorie immigrati e a moltiplicare poltrone pic.twitter.com/aXqDDPiXnO
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) May 21, 2020
La reazione di Giorgia Meloni: ‘Cittadini pretendono risposte’
Ma la ricetta sociale ed economica enunciata da Giuseppe Conte lascia perplessa Giorgia Meloni. A placare la sua vis polemica non serve nemmeno la promessa di Conte di avviare una “drastica semplificazione burocratica” e di introdurre un “iter semplificato” per le opere pubbliche strategiche.
“I cittadini pretendono risposte - cinguetta su Twitter la leader di FdI - da un governo che ancora non ha pagato la cassa integrazione a 2,6 milioni di italiani, né il bonus da 600 euro a un milione di lavoratori autonomi. E intanto pensa a sanatorie immigrati e a moltiplicare poltrone”.