Si è svolta nella serata di questo mercoledì 13 maggio la conferenza stampa di Giuseppe Conte e di alcuni ministri sul varo del Decreto RIlancio.

E' con una voce visibilmente rotta dall'emozione che il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ha annunciato il provvedimento del Decreto a cui teneva di più: da ora in avanti quelli che venivano definiti gli "invisibili" del settore agricolo potranno infatti godere di maggiori diritti. Il riferimento va, naturalmente, ai migranti che - per effetto dell'articolo 110 bis - beneficeranno di un permesso di soggiorno legato all'attività lavorativa.

La regolarizzazione secondo l'opposizione è una sanatoria, Bellanova: 'Da oggi gli invisibili lo saranno di meno'

Si è trattato di un punto che aveva fatto discutere anche in seno alla maggioranza che sostiene il governo. Il Ministro Teresa Bellanova aveva minacciato le dimissioni qualora non fosse stata presa in carico la sua istanza di dare dignità a quanti lavoravano senza diritti sui campi in un periodo di piena emergenza sanitaria.

"Da oggi - ha detto l'esponente di Italia Viva - gli invisibili saranno meno invisibili". Nel corso dell'intervento della Bellanova è risultata tangibile la sua partecipazione emotiva nell'annunciare un provvedimento che aveva suscitato critiche molto dure da parte delle opposizioni, le quali avevano etichettato come una mera "sanatoria" ciò che il Ministro delle Politiche Agricole richiedeva da settimane.

Il Ministro Bellanova quasi in lacrime in conferenza stampa

Teresa Bellanova, inoltre, ha voluto rivendicare il ruolo delle istituzioni. "Da oggi - ha evidenziato - vince lo Stato perché è più forte della criminalità e capralato". Ed è a quel punto che il suo intervento è apparso sensibilmente meno fluido per via della commozione che ha iniziato a prendere il sopravvento, dando un segno evidente sui tratti del suo volto e nella sua voce.

Vedendo il Ministro trattenere a stento le lacrime, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte l'ha ringraziata per la passione che ci mette. Si tratta di un punto su cui il trasporto emotivo da parte del Ministro Bellanova non è casuale, tenuto conto il suo curriculum di profonda conoscitrice del mondo agricolo, ambito nel quale per anni stata attiva sul piano sindacale.

Ed è proprio nel settore primario che si annidano i fenomeni di caporalato e di sfruttamento nei confronti di extracomunitari clandestini che, da "invisibili", hanno dovuto a lungo rinunciare ai propri diritti.

Si tratta di un provvedimento che ha sta facendo molto discutere: in molti nell'opposizione di centro-destra hanno criticato la nuova norma, proponendo soluzioni alternative, come ad esempio l'impiego di cittadini italiani in agricoltura. Secondo il Governo, invece, regolarizzare i migranti corrisponde - fra le altre cose - anche a dare la possibilità di un maggiore controllo sanitario; situazione che, in una fase emergenziale come quella attuale, riveste un'importanza non secondaria.