Il saggista e filosofo Diego Fusaro, fondatore del nuovo movimento politico Vox Italia, è stato intervistato in esclusiva da Blasting News. Nell'occasione, l'esponente sovranista ha raccontato le proprie idee sulla ricchezza, sui danni del capitalismo e ha parlato degli obiettivi del suo partito.

Lei crede che le manifestazione di piazza attualmente pacifiche possano diventare violente nei prossimi tempi?

"Io auspico di no. Sicuramente la situazione è tragica perché questa pandemia sanitaria ha prodotto anche una pandemia economica, accelerando i processi di globalizzazione; questa crisi ha massacrato il ceto medio e le classi lavoratrici.

Conte ha detto di meritarci il sorriso, ma è difficile che possano sorridere il nuovo milione di poveri nato negli ultimi tempi, o i licenziati, o coloro che non hanno avuto il rinnovo del contratto. L’ordine del capitalismo è ogni giorno più asimmetrico ed iniquo, sempre più accentuato. Sicuramente ci attenderanno anni di tensione e conflittualità".

Capitalismo e privatizzazione sono legati al nuovo schiavismo?

"Il capitalismo mira oggi a privatizzare l’intero ambito dell’esistenza. Privatizzare significa rapacemente sottrarre ciò che è comune per riportarlo sotto le mani di qualcuno, ed infatti privato vuol dire tolto alla sfera comune, fondandosi sempre più palesemente su una schiavitù invisibile nelle sue catene ma visibilissima nei suoi effetti.

Il capitalismo non è una cosa, ma un rapporto fra persone mediato tra cose, ed è un rapporto fra servi e signori come avrebbe detto Marx. In effetti è questo il rapporto in cui i servi, che sono tali non per una norma giuridica che sancisce la loro servitù, ma perché è la loro stessa condizione socio-economica a garantire il rapporto di subalternità e subordinazione: questo è il capitalismo, ovvero la schiavitù moderna".

Con la nascita di Vox Italia si ripercorre la strada del movimento post-identitario tanto in voga negli ultimi tempi nel nostro Paese. In un clima caotico, non è azzardato seguire questo modello a scapito di orientamenti politici ben più delineati ed omogenei?

"In verità, Vox Italia ha delle idee molto ben definite, anzi è l’unica formazione Politica dell’epoca post-ideologica che ha una ideologia radicata costruita sul socialismo e sulla sovranità nazionale.

Forse, rispetto ad alti movimenti più di piazza, è l’unico ad esser pieno di ideologie; paradossalmente abbiamo partiti privi di ideologia come i Cinque stelle e la Lega oppure abbiamo partiti legati alla vecchia ideologia come i comunisti ed i neofascisti. Il nostro è l’unico partito che cerca di ricostruire una sua identità andando al di là di questi vecchi simboli e delle liturgie e cercando una sintesi che unisca fra loro destra e sinistra. Noi vogliamo essere la voce dell’Italia, precisando di essere contrapposti a Vox Spagna, in quanto quest’ultimo è un partito liberista fino al midollo".

Ultima domanda: quale collocazione avete nel panorama politico italiano e quali aspettative nutre per le prossime elezioni?

"Io sono semplicemente l’ideologo di Vox Italia e dunque non sta a me decidere con chi allearsi. Sicuramente a differenza di alcuni movimenti che si accendono e si spengono rapidamente, noi stiamo puntando sulla sedimentazione di una coscienza culturale e condivisa, quindi non abbiamo alcuna fretta di giungere alla meta. Il nostro motto è quello di Gramsci: 'Riunire e coordinare quelli che per una via o per un’altra sono giunti alla rivolta contro il capitalismo liberista'. Al viaggiatore noi non chiediamo da dove arrivi ma dove voglia arrivare".