Il quotidiano Repubblica svela oggi un retroscena su Giuseppe Conte. Secondo il quotidiano infatti il presidente del Consiglio potrebbe candidarsi al senato a novembre per le elezioni suppletive del collegio di Sassari. L'idea sarebbe quella di rafforzare la squadra di governo e di proporsi anche come punto di riferimento per una coalizione Pd-M5s. L'ipotesi però non sembra convincere i partiti di maggioranza.
Il retroscena di Repubblica
Entro il prossimo 8 novembre in Sardegna si terranno le elezioni suppletive per il senato per il collegio di Sassari, rimasto vacante dopo la scomparsa della parlamentare M5s Vittoria Bogo Deledda.
Secondo Claudio Tito di Repubblica questa elezione, apparentemente anonima, potrebbe interessare Giuseppe Conte. Il premier potrebbe valutare l'ipotesi di candidarsi al Senato.
Al momento resta soltanto un'ipotesi, ma la scelta di Conte potrebbe essere una mossa per rafforzare la sua leadership. Per il momento però non sembra esserci il sostegno pieno dei partiti di maggioranza.
La mossa di Conte per rafforzare il governo
Considerate le difficoltà interne al governo, la mossa di Conte potrebbe blindare la sua figura. Secondo Repubblica, questa scelta "potrebbe diventare un'arma per blindare l'esecutivo e la sua posizione".
Quest'ipotesi viene vista in luce della conferenza stampa di due giorni fa.
L'annuncio di un piano di modernizzazione per il paese, attraverso un'ampia lista di riforme strategiche per l'Italia, potrebbe confermare l'avvio da parte di Conte di un tentativo di "esperimento di una nuova coalizione elettorale". Repubblica parla di un tentativo di rilanciare l'operato del governo. E lo definisce "una sorta di laboratorio della fusione Pd-M5s".
I dubbi della maggioranza
Per il momento sono solo ipotesi. Ma nella maggioranza non sono mancate voci discordi. Anche se è soltanto una tentazione, questa mossa spaventa già i partiti. Secondo Repubblica: "Non tutti accetterebbero di assegnare a Conte un ruolo così importante nella costruzione della prossima squadra elettorale".
E soprattutto proporre la figura di Conte all'interno di una nuova coalizione potrebbe "inserire nel canestro delle opzioni anche la sostituzione del premier".
E se il governo vuole guardare al futuro, deve anche non dimenticare le scadenze. Nel 2022 infatti bisognerà eleggere il successore di Sergio Mattarella alla Presidenza del Repubblica. E anche in questo caso occorre unità e coesione e valutare anche l'ipotesi di un fronte comune contro i partiti del centrodestra.