Maurizio Belpietro, Giacomo Amadori e il quotidiano La Verità sono stati condannati a pagare 28.000 euro per aver diffamato i genitori dell'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. A dare la notizia è lo stesso senatore, oggi leader di Italia Viva, attraverso un post pubblicato su Facebook. La querela era partita dopo che sul quotidiano era stato pubblicato un articolo in cui si parlava di perquisizioni avvenute nella casa dei genitori di Renzi.
Matteo Renzi su Facebook: 'Non è la prima condanna per diffamazione e non sarà l'ultima'
Come annunciato, Matteo Renzi ha riportato la decisione del giudice attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook: "Su nessun giornale troverete la notizia secondo la quale i giornalisti Maurizio Belpietro, Giacomo Amadori e il quotidiano La Verità sono stati condannati ieri a pagare una somma pari a 28.000 euro per aver diffamato i miei genitori.
Ventottomila euro, una bella cifra. Questa condanna per diffamazione non è la prima, né sarà l'ultima. Tuttavia mi colpisce molto il fatto che quando mio padre viene raggiunto da un avviso di garanzia, finisce su tutte le prime pagine. Ma quando invece è un giornale che viene condannato per diffamazione, non ne parla nessuno. Nessuno. Strano, vero?". In particolare, 3.000 euro dovranno essere risarciti da Giacomo Amadori, il restante dalle altri parti in causa. Si ordina inoltre al quotidiano La Verità di pubblicare entro i prossimi tre mesi la sentenza sul proprio giornale.
Il leader di Italia Viva annuncia che il partito correrà in tutte le prossime elezioni regionali
Nelle ultime ore il leader di Italia Viva ha fatto anche un importante annuncio politico riguardante le prossime elezioni regionali.
Il partito, infatti, correrà in tutte e sei le regioni in cui sono previste le elezioni nel prossimo settembre: "Ufficializziamo che nel prossimo settembre Italia Viva correrà nelle elezioni regionali che si svolgeranno in sei regioni, ovvero Campania, Liguria, Puglia, Toscana, Veneto e Marche. Così finalmente conteranno i voti reali, e non più i numeri dei sondaggi.
Sarà una campagna elettorale difficile e faticosa, ma come spesso accade sarà anche una occasione per divertirsi. Non c'è periodo migliore delle campagne elettorali per avvicinare nuove persone". Secondo i retroscena pubblicati da Repubblica, il partito di Renzi si candiderà con la lista di centrosinistra in Campania, Marche e in Toscana.
In Veneto e in Puglia, invece, il partito si candiderà da solo e non entrerà, dunque, in alcuna coalizione. Più complesso il discorso riguardante la Liguria, dove non sono ancora arrivate indicazioni ben precise anche se è già stato annunciato che non potrà esserci alcuna coalizione con chi si dice contrario alla Gronda.