Laura Boldrini corre in soccorso di Teresa Bellanova. La norma sulla regolarizzazione dei migranti contenuta nel decreto Rilancio, fortemente voluta dal ministro renziano dell’Agricoltura, sta deludendo le aspettative. Come riportato da diversi organi di stampa, tra cui Repubblica, sarebbero solo 9.500 su circa 220.000 le domande di regolarizzazione avanzate fino a questo momento. Insomma, come ammette lo stesso quotidiano, una sanatoria che si è rivelata un “flop”. Per questo motivo Boldrini e altri parlamentari di maggioranza starebbero preparando degli emendamenti che, tra le altre cose, allungherebbero di molto i tempi utili per poter fare richiesta di regolarizzazione.

Emendamenti di Boldrini e altri parlamentari di maggioranza per ‘salvare la sanatoria’

La notizia della presentazione di alcuni emendamenti all’articolo 103 del decreto Rilancio, che ha come oggetto la regolarizzazione dei migranti presenti clandestinamente in Italia per destinarli al lavoro agricolo, viene data in esclusiva da Repubblica. Il quotidiano parla apertamente di “sanatoria” per migranti, aggiungendo il particolare che “sembra essere partita male”. Dal primo giugno, infatti, data di apertura della regolarizzazione, sarebbero state avanzate solo 9.500 richieste a fronte di una platea di 220.000 aventi diritto.

L’allarme lanciato dal gruppo ‘Grei 250’ raccolto da Laura Boldrini

Per questo motivo, spiega Repubblica, in “soccorso” della norma Bellanova starebbero per arrivare alcuni emendamenti presentati da parlamentari di maggioranza come Laura Boldrini, Gennaro Migliore, Lorenzo Fioramonti e Riccardo Magi.

Il quotidiano cita il gruppo denominato ‘Grei 250’, formato da associazioni, avvocati e professionisti, che avrebbe da subito segnalato al governo le presunte “falle” della sanatoria. Segnalazioni raccolte soprattutto da Boldrini.

I punti della norma che non convincono Pd e alleati

L’appena citato gruppo ‘Grei 250’ avrebbe individuato alcune falle nella norma voluta da Teresa Bellanova.

Innanzitutto, la data del 31 ottobre 2019 come limite massimo per la scadenza del permesso di soggiorno. I migranti a cui fosse scaduto prima non hanno diritto di chiedere la regolarizzazione. L’emendamento firmato da Laura Boldrini recepirebbe proprio questo aspetto, proponendo di spostare quella data fino all’8 marzo del 2020.

Via libera anche alle richieste da parte di chi non svolge un lavoro agricolo, oppure quello di colf o badante. Meglio secondo Boldrini estendere la regolarizzazione a tutti i settori lavorativi. Il termine di presentazione delle domande, infine, potrebbe essere esteso portandolo dal 15 luglio al 31 agosto.