Si svolgeranno a settembre le elezioni regionali in sette regioni del nostro Paese. I cittadini di Veneto, Campania, Puglia, Marche, Toscana e Liguria saranno chiamati alle urne per scegliere chi dovrà governarli nei prossimi cinque anni. A tal proposito, l’istituto Demopolis ha elaborato per la trasmissione Otto e mezzo di La 7 condotta da Lilli Gruber una proiezione delle intenzioni di voto degli italiani.
I dati di Demopolis per quanto riguarda le prossime elezioni regionali
Al momento, stando ai dati raccolti dai sondaggisti si registra un netto vantaggio dei due governatori uscenti: in Veneto Luca Zaia della Lega avrebbe ben 40 punti percentuali di vantaggio rispetto ad Arturo Lorenzoni del centrosinistra, mentre in Campania Vincenzo De Luca del Partito Democratico avrebbe un vantaggio di circa 10 punti rispetto a Caldoro del centrodestra e a Ciarambino del M5S.
Il risultato sembra invece essere maggiormente incerto in altre quattro regioni chiamate al voto: in Liguria Giovanni Toti, governatore uscente per il centrodestra, sarebbe in vantaggio rispetto ai suoi avversari. In questa regione il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle hanno deciso di presentare un candidato unitario, sebbene ancora non si conosca il suo nome.
In Toscana, Eugenio Giani del centrosinistra sarebbe in vantaggio nella sfida con la leghista Susanna Ceccardi, candidata per la coalizione di centrodestra. Nelle Marche i dati forniti da Demopolis danno in avanti il candidato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli rispetto ai rivali del M5S e del Partito democratico.
Per i sondaggisti, la partita più incerta si svolgerà in Puglia, con Raffale Fitto candidato per la coalizione di centrodestra che sfiderà il governatore uscente del centrosinistra Michele Emiliano.
Le intenzioni di voto degli italiani
Demopolis, inoltre, ha fatto il punto sullo stato di salute dei partiti politici. La Lega di Matteo Salvini resta il primo partito del Paese con il 26%, seppur in calo rispetto al dato di febbraio, quando il "carroccio" faceva registrare il 31% dei consensi. Seguono i partiti di governo: il Partito democratico è al 21%, in aumento di un punto percentuale rispetto a febbraio, e il Movimento 5 Stelle è al 15,8%, in crescita rispetto alla rilevazione precedente, quando faceva registrare il 14%.
Rimanendo nell’area di governo, Italia Viva di Matteo Renzi si ferma al 3,2%.
Nel centrodestra, bene Fratelli d’Italia, il partito fondato da Giorgia Meloni si attesta al 15%, appena dietro ai pentastellati, e in aumento di quattro punti percentuali. Mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi si ferma al 6%. Tra i partiti minori, SI-LeU si attesta al 3,4% e Azione! di Carlo Calenda è al 2,5%.