Fratelli d'Italia sempre più in alto. È questo uno dei dati principali di un sondaggio curato da Ipsos di Nando Pagnoncelli e pubblicato sul Corriere della Sera del 24 luglio. In giornate in cui chiaramente i provvedimenti economici adottati in ambito europeo hanno il loro peso nella formazione dell'opinione pubblica, per Ipsos l'accordo avrebbe dato un effetto benefico per i consensi al Governo che passerebbero dal 57% al 61% della precedente rilevazione di un mese fa. In crescita sarebbe anche l'apprezzamento per il premier Giuseppe Conte dato al 65%.

Sondaggio Ipsos: Lega sempre al primo posto ma in flessione

Ipsos di Pagnoncelli ha analizzato anche gli orientamenti di voto espressi ai singoli partiti. Il sondaggio si è tenuto nelle giornate del 22 e 23 luglio. In testa rimarrebbe sempre la Lega alla quale sarebbe attribuito il 23,1%, in flessione di quasi un punto percentuale rispetto alla valutazione precedente di Ipsos. Seguirebbe il Partito democratico: in ribasso però anche la forza guidata da Nicola Zingaretti che sarebbe attestata al 19,6% dei consensi in calo dello 0,8%. Terzo posto e grande crescita per il Movimento 5 Stelle, più 0,9% e valore totale che sarebbe al 18,9%. Poi ci sarebbe Fratelli d'Italia che toccherebbe il punto più alto della sua storia nelle rilevazioni di Ipsos con il 18%.

A soli cinque punti dalla Lega di Matteo Salvini.

Forza Italia al 6,9%, poi quattro partiti racchiusi in un fazzoletto di voti

A seguire, nella rilevazione di Ipsos c'è Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi sarebbe accreditato del 6,9% dei consensi, in leggero calo dello 0,3%. Poi quattro partiti raccolti in pochi voti, Sinistra italiana-Articolo uno avrebbe il il 2,9% (+0,6% rispetto alla rilevazione precedente).

Stessa percentuale per Europa Verde in crescita dell'1%. Poi ci sarebbero Azione di Carlo Calenda al 2,5% (-0,3%) e Italia Viva di Matteo Renzi al 2,5% con un calo più marcato dello 0,4%.

Di poco sotto al 40% la quota delle persone che dichiarano al momento la volontà di astenersi o di essere ancora indecise. Per Pagnoncelli quindi ci sono due campionati: uno tra i primi quattro partiti, uno tra altri quattro che puntano ad arrivare al 3% con Forza Italia che rimane nel mezzo con un netto ritardo dai primi, ma un netto vantaggio sugli altri.

In programma a settembre, ricorda Pagnoncelli, c'e anche il referendum costituzionale del 20 e 21 settembre per approvare o bloccare la riforma che prevede la riduzione dei senatori da 315 a 200 e dei deputati da 630 a 400. Dalle rilevazioni Ipsos, solo un italiano su tre sa che a settembre è in programma questa tornata elettorale. La percentuale del 35% è però in crescita del 7% rispetto al mese precedente. Il 49% delle persone dichiarerebbe di votare a favore e l'8% esternerebbe il proprio orientamento contrario.