Giorgia Meloni non sembra gradire le nuove politiche messe in campo dal governo per favorire i pagamenti elettronici. Uno stratagemma che servirà ad incentivare la possibilità di avere flussi di denaro tracciati e facilitare il contrasto all'evasione. Il rimborso cashback di cui da tempo si parla non trova il gradimento della leader di Fratelli d'Italia che, attraverso il suo profilo Facebook, non le manda a dire all'esecutivo presieduto da Giuseppe Conte.
Come funzionerà il cashback ed il superpremio
Il governo, in questa fase, sta predisponendo un piano finalizzato a definire il proprio progetto relativo al cashback.
Da quello che, fino ad ora è emerso, si prevede che quanti si assicureranno di effettuare i propri pagamenti con un metodo elettronico potrebbero avere un rimborso fino a 300 euro annui. Ogni sei mesi si potrà ricevere indietro 150 euro su 1500 euro di tetto massimo considerato. Inoltre, quelle che sono le previsioni qualora non dovessero essere coperti tutti e tre i miliardi di investimento, potrebbe essere individuato un sistema per continuare a distribuire l'eventuale disavanzo. Fondi che, andrebbero a quanti si preoccupano di pagare senza avvalersi contanti. Occorrerà, però, che arrivi il decreto attuativo del Mef e l'autorizzazione del Garante per la Privacy affinché si possa immaginare che il piano diventi operativo a partire dall'1 dicembre.Tra le cose da mettere in rilievo c'è il fatto che il programma non contempla gli acquisti che vengono effettuati on line.
Tutto sarebbe organizzato, per limitare il contante che gira essenzialmente nell'economia del quotidiano. Si starebbe, inoltre, pensando ad un Supercashback. Sarà, infatti, creata una vera e propria classifica dei maggiori utilizzatori di pagamenti elettronici e per i primi 100.000 scatterà il premio. Si considera solo il numero delle transazioni e non il montante della spesa.
Giorgia Meloni non gradisce diversi aspetti della vicenda
Giorgia Meloni sottolinea come, però, tutto questo abbia un rovescio della medaglia. Un punto di vista che esprime mettendo in evidenza come, per prima cosa, l'attuale esecutivo non sia "nemmeno minimamente - scrive- riuscito a far abbassare le commissioni alle banche".
L'accusa che rivolge all'esecutivo è quella di intraprendere politiche di incentivo all'utilizzo dei pagamenti elettronici andando "ad ingrassare - si legge nel post - sempre di più il circuito bancario e finanziario". "Addirittura - conclude - arriva a pensare ad una specie di riffa premiando chi effettua più transazioni senza contanti. I camerieri dei banchieri che siedono a Palazzo Chigi non conoscono vergogna: mentre continuano a distruggere l'economia reale, la finanza, per l'ennesima volta, festeggia".