L'App Immuni fondamentale per evitare il lockdown. Ne sarebbe ormai convinto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale starebbe pensando di utilizzare l'applicazione per assecondare le richieste del Comitato Tecnico Scientifico. L'organo avrebbe, infatti, palesato l'assoluta "esigenza di tempestiva diagnosi, monitoraggio e tracciamento dei contagi". Resta da capire, ovviamente, come si potrà arrivare a imporne l'uso e a verificare l'eventuale uso da parte dei cittadini in maniera compatibile alle normative vigenti. Secondo quelle che sono le indiscrezioni, l'obiettivo è fare in modo che chiunque vada a frequentare ristoranti, locali o mezzi di trasporto abbia installato l'App.

Immuni obbligatoria: il retroscena

Secondo il quotidiano piemontese il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non voglia assolutamente un nuovo lockdowm. Nonostante qualche "tirata per la giacca" da parte di esponenti del mondo politico e scientifico rispetto a misure stringenti, il premier starebbe pensando a strategie che sarebbero funzionali a tutelare la salute pubblica e a mettere in salvo l'economia.

Coronavirus: tracciamento per evitare lockdown

Chiudere il minimo possibile può essere una strategia sostenibile solo attraverso un cambio di rotta. Tra le armi a disposizioni c'è l'app Immuni. Al momento si sa che pochi cittadini l'hanno scaricata e il suo principio di funzionamento risulta quasi inattivo.

Il quotidiano piemontese, tra l'altro, richiama le parole di Vito Crimi che aveva sottolineato come si potesse pensare di rendere l'app obbligatoria per avere accesso a determinati luoghi o servizi.

Considerato che a parlare è il capo del Movimento 5 Stelle è difficile immaginare che l'abbia fatto senza cognizione di causa. Il quotidiano torinese ricorda, infatti, quelle dichiarazioni e le affianca al retroscena citato sulla volontà di Conte di puntare su Immuni.

Resta da capire in che modo si potrà arrivare all'obbligatorietà incastrandola tra le maglie delle regole della Costituzione.

Si tratterebbe di una soluzione che permetterebbe di risolvere il problema del tracciamento dei passeggeri sui mezzi pubblici. Proprio i trasporti, al momento, appaiono un campo dove appare meno facile condurre la sfida con il virus e il tracing potrebbe diventare un'arma importante. L'altra criticità è rappresentata dal fatto che non tutti, soprattutto tra i più anziani, sono in possesso di uno smartphone.