Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è stato intervistato nelle scorse ore dall'emittente televisiva locale Antenna 3 a proposito del nuovo dpcm anti pandemia che è entrato in vigore dal 26 ottobre. Il provvedimento, varato dal governo centrale presieduto da Giuseppe Conte, contiene una serie di misure che hanno come obiettivo quello di ridurre la curva dei contagi da Sars-CoV-2 nel nostro Paese. Uno di questi provvedimenti è la chiusura al pubblico di bar, pub e ristoranti alle ore 18:00. Secondo Zaia il governo "ha scelto questa strada da solo approvando il dpcm senza accogliere la minima modifica richiesta dalle regioni".

Zaia ritiene che si debbano controllare di più gli assembramenti

Luca Zaia, nel corso della sua intervista, ha dichiarato che nella regione da lui presieduta gli operatori delle palestre e di tante altre attività hanno fatto grandi sacrifici per potersi adeguare alle nuove regole igieniche in periodo di pandemia. Il governatore si dice quasi convinto che con queste restrizioni la curva dei contagi non calerà in modo così drastico. Per quanto riguarda le attività di ristorazione le regioni avevano chiesto all'esecutivo di far chiudere i locali entro le ore 23:00, in modo che nelle ore più tarde non si formino assembramenti per le strade o nelle piazze delle città di tutta Italia.

All'agenzia Ansa Zaia ha detto che "il Covid è fra di noi" e per questo bisogna adottare misure di sanità pubblica efficaci.

Per quanto riguarda il caso dei ristoratori il presidente del Veneto si augura che il governo ci ripensi e che trovi quindi una soluzione di equilibrio. Per lui vanno assolutamente disincentivati gli assembramenti di persone, anche occasionali, perché sarebbe proprio in queste occasioni che il virus si diffonde tra la popolazione.

Ristoratori sempre rispettosi delle regole

Il presidente del Veneto Zaia ha inoltre informato i cronisti che i ristoratori, sin dall'inizio della pandemia, sono stati una categoria che ha rispettato sempre le disposizioni imposte dal governo e dalle autorità locali. Difendere gli operatori economici non è un atteggiamento lobbistico ma "un fatto di buon senso" - queste sono le parole che Luca Zaia ha pronunciato durante un'intervista a il Fatto Quotidiano.

Il governatore ha anche affermato che questo è un momento molto difficile, ma non è giusto scaricare tutto su alcune attività che, con questo nuovo provvedimento, rischiano di non riaprire più. Sulla questione è intervenuto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. Anche secondo l'esperto le misure legate agli orari non hanno alcuna evidenza scientifica, per cui sin da subito bisogna ricorrere a lockdown mirati per regioni o province. Ciò eviterà in futuro di adottare misure di chiusura generalizzate sull'intero territorio nazionale.