Walter Ricciardi boccia l'ultimo Dpcm varato dal governo Conte appena poche ore fa. Il consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, per l'emergenza Coronavirus, lancia l'allarme sulla inarrestabile diffusione del virus in Italia durante la sua partecipazione a Omnibus, programma di La7 in onda lunedì 26 ottobre. Il medico risponde alle domande della conduttrice Gaia Tortora mostrandosi per nulla sicuro che i provvedimenti adottati abbiano effetto nel bloccare l'indice di diffusione del virus. Anzi, aggiunge, se non si ricorre ad un lockdown mirato la situazione è destinata a peggiorare.
Walter Ricciardi: 'Misure non sufficienti per affrontare circolazione virus'
La conduttrice domanda a Ricciardi perché il governo ha deciso di chiudere bar e ristoranti e invece non ha fatto "nulla" per i trasporti pubblici. "È l'insieme delle misure che sono sicuramente un passo avanti, ma a mio modo di vedere non sufficiente per affrontare la circolazione del virus in questo momento - replica Ricciardi - purtroppo le misure vanno prese in maniera proporzionata alla circolazione del virus. E in questo momento il virus in alcune aree del nostro Paese dilaga incontrollato". Insomma, una bocciatura senza appello al Dpcm varato dal governo con il quale collabora.
L'allarme di Ricciardi: 'Servono misure più aggressive'
"Quando noi abbiamo un indice di contagio di 2,5 significa che la trasmissione del virus è esponenziale e quindi c'è bisogno di misure più aggressive su tutti i versanti purtroppo", prosegue nella sua critica Walter Ricciardi paventando una stretta ancora maggiore alle attività degli italiani.
Gaia Tortora gli domanda allora di confermare se lui sarebbe stato d'accordo ad adottare "misure più stringenti" come ad esempio un "lockdown generalizzato, nazionale". Ricciardi allora si schermisce: "Non lo dico io - riprende il filo del discorso - lo dice uno studio pubblicato la settimana scorsa dai colleghi dell'Università di Edimburgo sulla rivista Lancet".
Secondo questo studio, infatti, di fronte ad una così massiccia diffusione del coronavirus "l'unica cosa che serve per rallentare questo indice di contagio è un lockdown".
'Raddoppio dei casi insostenibile per sistema sanitario'
Walter Ricciardi precisa di non riferirsi ad un "lockdown generalizzato", ma mirato nei luoghi dove l'indice Rt è alto. Questo provvedimento, insieme alla chiusura mirata delle scuole e allo smart woking "obbligatorio", potrebbe portare ad una riduzione di più del 50% dei contagi. Effetti visibili però solo dopo otto giorni. Per Ricciardi, se avessimo adottato queste misure già due settimane fa, oggi "saremmo in grado di dimezzare questo indice di contagio" in città come Milano, Napoli e Roma.
Il raddoppio dei casi ogni due o tre giorni che si sta verificando ora, prosegue il medico, "è insostenibile già adesso per i servizi sanitari, figuriamoci tra 10 giorni". Ricciardi chiude il suo intervento confermando di avere sconsigliato al ministro Speranza di adottare le misure contenute nel Dpcm, ma la politica ha deciso di prendere "decisioni non sufficienti".