Archiviata la tornata elettorale delle regionali, in Italia è già iniziata la lunga corsa che porterà nel 2021 al rinnovo di amministrazioni comunali, a cominciare dalle città di Milano, Roma e Napoli. Le grandi aree metropolitane saranno infatti chiamate a scegliere il proprio sindaco. E una delle novità politiche e amministrative più importanti può arrivare dalla capitale del Sud: tra i competitor potrebbe esserci anche Antonio Bassolino, già sindaco del capoluogo partenopeo dal 1993 al 2000.

Dopo le primarie perse nel 2016, Bassolino ci riprova

Bassolino già tentò di candidarsi cinque anni fa, quando partecipò alle elezioni primarie del Pd ma risultò sconfitto al termine della competizione. Una delle sue ex pupille politiche, l'allora parlamentare Valeria Valente, risultò vincente nella conta interna del partito. I risultati finali infatti videro la Valente imporsi con il 47% dei voti, mentre al secondo posto arrivò Antonio Bassolino con il 45%. Tuttavia, i più attenti osservatori e conoscitori della città già intuirono che quella sconfitta altro non fu che un rinvio 'tecnico' per l'ex primo cittadino partenopeo, originario di Afragola, che per un decennio, dal 2000 al 2010, è stato anche Presidente della Regione Campania.

Negli anni Bassolino non ha mai smesso di fare Politica, come dimostra l'attività continua sul territorio della Fondazione Sudd, di cui è Presidente. La Fondazione promuove incontri periodici sui temi più attuali per Napoli e la Campania e questo ha permesso a Bassolino di restare in contatto continuo con cittadini ed elettori.

Il pensatoio dei 40 saggi

Proprio nei giorni scorsi, Antonio Bassolino ha promosso un pensatoio di 40 saggi per confrontarsi sulle priorità future della città di Napoli, ma i più attenti osservatori già interpretano questa mossa come una delle prime azioni pubbliche funzionali alla grande mobilitazione che inizierà con la campagna elettorale delle comunali.

A questo punto il nodo cruciale resta il rapporto tra Bassolino e il Pd. E la recente vittoria plebiscitaria alle regionali di Vincenzo De Luca potrebbe decisamente complicare il quadro politico. I due, come è noto, non si sono mai amati politicamente, anzi sono stati sempre avversari a distanza, prima nel Pci poi nel Pds. Difficile immaginare che De Luca, forte del 70% circa dei consensi raccolti alle regionali, non vorrà imporre la sua linea al partito nella scelta del miglior candidato sindaco.

E' però bene ricordare che per due elezioni amministrative a Napoli, nel 2011 e nel 2016, il Pd è uscito malconcio dalla sfida contro Luigi De Magistris che, adesso, dopo due mandati consecutivi, non può ritentare la scalata a Palazzo San Giacomo.

Anche lui però non rinuncerà a dire la sua e potrebbe risultare un terzo incomodo proprio nella dialettica interna al centrosinistra. Molti scommettono sul fatto che la candidata a Sindaco dell'attuale primo cittadino possa essere la giovane Alessandra Clemente, uno degli assessori di punta della sua giunta.

Comunali 2021: alleanza Pd-M5S tutta da verificare

Inoltre, a complicare ulteriormente il quadro già difficile delle elezioni comunali 2021, resta tutto da capire e chiarire il rapporto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle: i partiti sono alleati di governo a Roma, ma nella tornata elettorale di settembre scorso, nei comuni che sono andati al voto in concomitanza con le regionali, sono state siglate alleanze a macchia di leopardo e non certo strutturali.

Sarà questo un ulteriore banco di prova nel sempre complicato gioco delle alleanze. Quello che rimane certo, per ora, è che Antonio Bassolino è in piena corsa e tenterà di candidarsi in prima persona o in alternativa cercherà di far pesare il suo ruolo attivo nelle trattative del Pd e del centrosinistra. Trattative molto complesse che dovranno giungere alla sintesi di individuare il candidato sindaco del Pd e in generale del cartello elettorale progressista.