Alta tensione nello studio di Otto e mezzo nella serata di lunedì 19 ottobre. A dire la verità, nello studio di La7 fisicamente c’è solo la giornalista del Sole 24 Ore, Lina Palmerini. Tutti gli altri, a cominciare da Lilli Gruber, sono collegati in diretta video. La conduttrice, infatti, ha appena annunciato che, dopo la positività al Coronavirus di un suo collaboratore, lei condurrà il programma da casa sua per tutta la settimana. Intanto, però, a darsele sonoramente sono i suoi ospiti: il giornalista Andrea Scanzi e il filosofo Massimo Cacciari.

Il primo critica il secondo schierandosi dalla parte di quei medici che, come Massimo Galli e Andrea Crisanti, sono fautori di una linea anti Covid più dura. La replica di Cacciari è decisa, tanto da costringere Gruber ad intervenire.

L’intervento di Andrea Scanzi a Otto e mezzo

Gruber riferisce la notizia, da poco arrivata in redazione, della richiesta dei sindaci e del governatore della Lombardia al governo di istituire un coprifuoco dalle ore 23 alle 5 di mattina. La conduttrice di Otto e mezzo domanda ai suoi ospiti se il premier Conte sia stato “troppo prudente” e se abbia avuto “paura di mettersi contro alcuni settori economici”. “Può anche darsi - replica per primo Scanzi - mi fa molto ridere l’opposizione quando sostiene che il governo sta lucrando su questi Dpcm.

Come se fosse demagogico chiudere le persone in casa. Una teoria francamente discutibile. È ovvio che in questo governo ci sono due componenti. La componente "tremendista" che voleva chiudere di più. Penso a Speranza e a buona parte del Partito democratico. E poi ci sono quelli che volevano chiudere di meno che al momento hanno vinto.

Penso a Conte, penso a buona parte dei 5 Stelle, penso ad Italia Viva”.

Scanzi si schiera con Galli e Crisanti

“Dopodiché mi permetto di dire una volta per tutte, e chiedere a me steso e ai telespettatori - prosegue nel suo sfogo Scanzi durante Otto e mezzo - se ci siamo resi conto che siamo dentro ad una pandemia. È mai possibile che ogni volta che esce un Dpcm” ci si lamenti per qualsiasi decisione presa dal governo?

“Compreso Salvini - si infervora il giornalista - che dal 2 giugno fa assembramenti dalla mattina alla sera. Allora, cerchiamo di ricordarci che noi siamo dentro ad una emergenza clamorosa. Ci sono due figure, ormai famose anche a livello televisivo, che purtroppo le hanno prese tutte, che sono Galli e Crisanti. Galli ha detto che in questa fase bisogna rinunciare al superfluo. Crisanti ha detto che quando ha parlato di lockdown a Natale probabilmente è stato troppo ottimista”.

Battibecco ad Otto e mezzo tra il giornalista e Cacciari

“Bisogna entrare nell’ottica che - attacca ancora Andrea Scanzi - o rispettiamo queste norme che saranno paternalistiche o meno, ma bisogna rispettarle, o ci facciamo parecchio del male.

Siamo ad un passo, non dico dal baratro, ma da una situazione parecchio pericolosa. Mi perdonerà Cacciari se in questa fase storica tendo a fidarmi più di Galli e di Crisanti che non di Cacciari”. Una frase che scatena la reazione piccata del professore. “Ma non è vero che siamo sull’orlo del baratro”, ripete più volte. “Allora stiamo bene Cacciari, lei è diventato un grande virologo, ha torto Galli e ragione lei”, lo provoca però Scanzi. “Non sono un virologo”, replica nuovamente Cacciari. I due iniziano a battibeccare sempre più violentemente. “Basta o vi faccio togliere l’audio”, chiude bruscamente il dibattito la conduttrice di Otto e mezzo.