Torna l’autocertificazione. Scomparso alla fine dei due mesi di lockdown, concluso il 4 maggio scorso, il documento necessario per uscire dalla propria abitazione e spostarsi liberamente servirà nuovamente ai cittadini. Per il momento solo a quelli della Lombardia e della Campania, dove i rispettivi presidenti di Regione, Attilio Fontana e Vincenzo De Luca, hanno chiesto e ottenuto dal governo l’autorizzazione ad imporre una sorta di coprifuoco. A partire da giovedì 22 ottobre, infatti, a Milano e in tutta la Lombardia sarà vietato circolare dalle ore 23 alle 5 del mattino senza una giusta causa dimostrata dall’autocertificazione.
Situazione simile in Campania dove, in più, non sarà consentita la mobilità interprovinciale, salvo che per giustificati motivi.
Autocertificazione necessaria in Lombardia
La prima regione a richiedere l’istituzione di un coprifuoco notturno, con tanto di autocertificazione per chi ha necessità di spostarsi è stata la Lombardia a guida leghista. Il presidente Attilio Fontana, in accordo con la sua Giunta e con i sindaci delle maggiori città lombarde, ha stabilito l’entrata in vigore di questo provvedimento a partire dalle ore 23 di giovedì 22 ottobre, allo scopo di arginare l’epidemia di Coronavirus. Chi sarà trovato di notte fuori dalla sua abitazione, dovrà dunque giustificare i suoi spostamenti per motivi di lavoro o comprovata urgenza, da inserire ovviamente nell’apposito modulo per l’autocertificazione.
Autocertificazione che sarà molto simile a quella già utilizzata nei mesi di marzo e aprile. Nel documento bisognerà specificare anche la propria destinazione e la durata dell’uscita.
Il caso di Bergamo: pronta una task force di controllo
Secondo il presidente lombardo Fontana, il provvedimento relativo al coprifuoco e all’obbligo di autocertificazione sarebbe “simbolico”.
Orientato cioè a responsabilizzare i cittadini a circolare e ad incontrarsi il meno possibile, se non per casi di necessità e urgenza. Lo scopo dichiarato è quello di evitare assembramenti, feste e movida. Per vigilare sul rispetto delle nuove norme restrittive, però, a Bergamo hanno pensato di istituire una task force. Nella città governata dal sindaco Pd Giorgio Gori, è stato già attivato un gruppo coordinato dalla questura e formato da agenti di polizia carabinieri, Gdf, esercito e polizia locale.
Il loro compito sarà quello di battere strade e piazze con la possibilità di richiedere a chiunque l’autocertificazione.
In Campania autocertificazione necessaria per spostarsi tra le province
Situazione simile, ma leggermente diversa, in Campania. Qui, il governatore Vincenzo De Luca, in quota Pd, non si è limitato a ‘copiare’ i provvedimenti lombardi sul coprifuoco notturno. Nella Regione, infatti, non sarà più consentita la mobilità interprovinciale nemmeno di giorno, se non per motivi di urgenza provati da una autocertificazione. Divieto stabilito da De Luca attraverso un’ordinanza firmata il 20 ottobre. Le motivazioni consentite che permettono lo spostamento tra province sono simili a quelle del vecchio lockdown: di salute, di lavoro e familiari.