E' scontro tra il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il Premier Giuseppe Conte. Al centro del dibattito, le nuove misure imposte dal DPCM di mercoledì 4 novembre, che entreranno in vigore venerdì 6 novembre e che sottoporranno ad un lockdown locale la Lombardia, il Piemonte, la Calabria e la Valle D'Aosta: 'Le nostre richieste non sono state neppure considerate, si tratta di uno schiaffo ai lombardi' ha chiosato Fontana.

Regione Lombardia in zona rossa

La Lombardia entrerà in lockdown da venerdì 6 novembre per effetto di quanto dichiarato alla nazione ieri sera dal Premier Giuseppe Conte, una decisione questa che come accennato vede la forte opposizione del governatore della Lombardia Attilio Fontana: nonostante abbia firmato il documento governativo, il numero uno della Regione ha infatti attaccato il governo Conte, affermando come questa misura rappresenti "uno schiaffo in faccia alla Lombardia e ai suoi abitanti".

Al centro del contendere i dati analizzati a partire dai quali sono stati elaborati i 21 parametri oggetto di osservazione per stabilire dove vada collocata una regione: secondo il governatore leghista, l'Esecutivo ha considerato dati vecchi di 10 giorni senza tenere sotto controllo dunque minimamente gli effetti dispiegati dal DPCM del 18 ottobre [VIDEO] che stando allo stesso Fontana stava già apportando significative migliorie alla contingenza epidemiologica lombarda.

Vittorio Demicheli: "In Lombardia zona rossa in ritardo"

Di tutt'altro avviso il direttore sanitario dell'Ats di Milano Vittorio Demicheli: secondo l'esperto, il lockdown della Lombardia è arrivato addirittura in ritardo, soprattutto per il valore dell'indice Rt, che la scorsa settimana era superiore a 2.

Questo scenario, afferma Demicheli, potrebbe portare velocemente la regione e la sua sanità a non reggere l'onda d'urto dei nuovi contagiati, mettendo sotto grande pressione tutto il sistema sanitario. Con il rapido aumentare dei contagi, anche il sistema di contact tracing sta andando in tilt, troppi gli individui da 'seguire'.

Secondo Demicheli dunque il lockdown era inevitabile.

Conte: "In fascia rossa Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D'Aosta"

Ad annunciare la zona rossa in Lombardia nella tarda serata di ieri il Premier Giuseppe Conte, che nella consueta conferenza stampa ha illustrato le nuove misure del DPCM che ha suddiviso l'Italia in varie zone a seconda dell'andamento della pandemia.

A finire in fascia rossa, quella con il rischio più alto, sono state oltre alla Lombardia, il Piemonte, la Calabria e la Valle D'Aosta. In queste regioni è vietato "ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori", salvo comprovate esigenze di lavoro, salute o scuola; la didattica a distanza sarà estesa fino alla seconda media e a distanza continueranno le attività delle università. Anche all'interno dei territorio viene fatto divieto di circolare.

In fascia arancione, la fascia intermedia di rischio, sono finite invece Puglia e Sicilia, mentre il resto delle regioni sono state inserite in fascia gialla, dove saranno in vigore delle misure nazionali adottate dal governo per contrastare l'epidemia (su tutte quella del coprifuoco notturno).

L'inserimento di una regione in una delle fasce di rischio spetterà al Ministro della Salute Speranza, che analizzati di volta in volta i dati - e di concerto con le Regioni stesse - emanerà un' apposita circolare di modifica dello stato di rischio presente in un dato territorio con conseguente spostamento da una zona all'altra.