Bruno Vespa contrario alla chiusura di bar e ristoranti anche nei giorni di Natale e Santo Stefano. Il conduttore di Porta a porta commenta con un tweet la probabile decisione del governo Conte di tenere chiusi i locali pubblici per tutto il giorno durante le festività natalizie. Al momento si tratta solo di ipotesi, visto che il nuovo Dpcm, cosiddetto di Natale, dovrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio non prima del 4 dicembre. Ma le indiscrezioni di stampa sul lunghissimo vertice tra Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze politiche che sostengono il suo governo, sembrerebbero confermare questo orientamento.
Alla luce dei fatti, Bruno Vespa decide di commentare la vicenda, domandando polemicamente il perché di tale decisione.
La probabile chiusura di bar e ristoranti che fa arrabbiare Bruno Vespa
Nella giornata di venerdì 27 novembre si è tenuta a Palazzo Chigi una lunga riunione politica, durata circa 12 ore, tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza. Sul tavolo della trattativa ci sono i provvedimenti restrittivi che dovranno essere contenuti nel Dpcm di Natale. Si è detto della probabile chiusura di bar e ristoranti anche nei giorni di Natale e Santo Stefano, decisione che fa indispettire Bruno Vespa. Questi locali pubblici continueranno quindi a poter rimanere aperti fino alle 18 solamente durante gli altri giorni, con l'esclusione di chi si dovesse trovare in zona rossa o arancione.
Le altre ipotesi sul contenuto del nuovo Dpcm
Oltre alla questione ristoranti, sono diverse le regole che dovrebbero cambiare rispetto ad oggi. Per prima cosa, anche se tutte le Regioni dovessero finire in zona gialla, dovrebbero essere vietati gli spostamenti tra di esse, con la sola esclusione del ritorno dei residenti nelle loro abitazioni.
Gli orari dei negozi saranno quasi certamente prolungati almeno fino alle 21, ma con la conferma del coprifuoco su scala nazionale in vigore a partire dalle 22, anche nei giorni della vigilia di Natale e Capodanno. Dubbi, invece, sull'introduzione di una norma che imponga la quarantena a chi rientra dall'estero durante il periodo delle festività.
Posso chiedere che senso ha chiudere i massacratissimi ristoranti a Natale e S.Stefano? I posti a tavola sono sempre gli stessi. Si teme l’assembramento psicologico? Capisco le cautele , non i paradossi. Per essere rispettata, l’Autorita’deve usare il buonsenso.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) November 28, 2020
Il commento di Bruno Vespa: 'Posso chiedere che senso ha?'
L'attenzione di Bruno Vespa si concentra comunque sulla chiusura dei locali. "Posso chiedere che senso ha chiudere i massacratissimi ristoranti a Natale e Santo Stefano?", si chiede il giornalista Rai in un tweet postato sul suo profilo ufficiale. "I posti a tavola sono sempre gli stessi. Si teme l'assembramento psicologico?", commenta ironicamente Vespa che dichiara di capire "le cautele, non i paradossi". Poi, per concludere, avverte il governo: "Per essere rispettata, l'Autorità deve usare il buonsenso".