Bruno Vespa critica il Dpcm sull’emergenza Coronavirus in vigore da venerdì 6 novembre. Il conduttore di Porta a Porta è ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira nella puntata di giovedì 5. Dallo studio di La7, il giornalista si mostra subito polemico, augurandosi che i criteri con cui si stabilisce il ‘colore’ di una regione cambino al più presto. Poi, cita il dato dei ricoveri in terapia intensiva, in calo della metà rispetto al giorno precedente. Attacca il governo per non essere riuscito a mettersi d’accordo con Regioni e opposizione, nonostante gli sforzi compiuti dal capo dello Stato.
Infine, si lamenta per il fatto che gli italiani non possano andare a prendere un aperitivo al bar e nemmeno uscire di casa.
Bruno Vespa a L’aria che tira: ‘Ieri persone entrate in terapia intensiva erano metà dell’altro ieri’
Myrta Merlino riferisce che diversi studiosi, tra i quali Nino Cartabellotta del Gimbe, affermano che venerdì 6 novembre, giorno dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm che prevede anche il lockdown in alcune regioni, “potrebbero cambiare i parametri” utilizzati per decidere tra zone gialle, arancioni o rosse. Un fatto che la conduttrice giudica “un pochino paradossale”. Ma Vespa replica senza mostrare dubbi. “Io me lo auguro guarda, prima cambiano i parametri meglio è insomma - chiosa il giornalista - per tenerle chiuse dobbiamo sperare che peggiorino le situazioni?
Tocco ferro perché magari poi oggi raddoppiano, ma ieri le persone che sono entrate in terapia intensiva erano la metà dell’altro ieri”. Vespa si chiede se questo sia un “buon segno”, ritenendo però impossibile fare previsioni. “Ma che ci vuole a mettersi la maschera, a lavarsi le mani e a tenere la distanza?”, si lamenta il conduttore di Porta a Porta.
Vespa contro il governo: ‘Tavolo comune non parte anche se Mattarella sta spingendo’
Poi, Bruno Vespa viene chiamato a dire la sua sui motivi delle aspre divisioni in corso tra governo Conte e Regioni, ma anche con l’opposizione di centrodestra: “Perché ancora non parte questo tavolo comune”. Tavolo di discussione che il giornalista Rai ammette di non aver capito come dovrebbe funzionare, anche se il presidente della repubblica Sergio Mattarella “sta spingendo molto per questa cosa”.
Ma al momento, aggiunge, “la responsabilità è totalmente del governo”.
‘Perché col sole di Napoli uno non può pigliarsi un aperitivo?’
Dopo aver guardato un servizio de L’aria che tira sulle difficoltà economiche che sta affrontando persino un bar famoso come il Gambrinus di Napoli, Vespa perde la pazienza. Premette di essere “sempre molto attento a rispettare le norme, ama anche attento a fare quel che si può fare”. Il giornalista non riesce proprio a capire per quale motivo “al Gambrinus, tenendo i tavoli con le distanze, ma perché uno non può andarsi a prendere l’aperitivo fino alle sei di sera?”. Vespa esorta tutti a “fare una vita normale” prendendo naturalmente “tute le cautele del caso”.
A lui “questa storia che non bisogna uscire di casa non mi sta bene”, anche se aggiunge di infuriarsi se vede qualcuno che non rispetta le norme di distanziamento sociale. I ragazzi che girano senza mascherina sono degli “irresponsabili”, conclude, “ma se io rispetto le norme, un locale rispetta le norme, perché col sole di Napoli uno non può pigliarsi un aperitivo a un metro e mezzo di distanza?”.