"Chico Forti tornerà in Italia". Questo è l’annuncio dato dal ministro degli Esteri Luigi di Maio tramite il suo profilo Facebook nel pomeriggio del 23 dicembre. Forti sta scontando l’ergastolo in Florida, dopo essere stato arrestato negli Stati Uniti nel 1998 e condannato nel 2000 per omicidio premeditato, di cui si è sempre dichiarato innocente.

Il ritorno in Italia di Chico Forti

"Ho una bellissima notizia da darvi. Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio".

Inizia con queste parole l'annuncio di Luigi Di Maio su Facebook sul ritorno nel suo Paese d'origine di Chico Forti.

Secondo quanto specificato dal ministro degli Esteri, è stata accolta l’istanza presentata al Governatore della Florida, che permette a Forti di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo (CEDU) e che gli danno la possibilità di essere trasferito in Italia: "Si tratta di un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari”.

La vicenda di Chico Forti

Dopo un carriera nel mondo sportivo, sia come velista che come produttore televisivo, Chico Forti viene arrestato negli Stati Uniti nel 1998, per l'omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquisendo il Pikes Hotel.

Il movente sarebbe proprio riconducibile a un tentativo di truffa nella trattativa per l'acquisizione di quest'ultimo.

Dale Pike era stato ritrovato privo di vita nella spiaggia di Miami, con due colpi di arma da fuoco alla nuca. Accanto a lui alcuni oggetti che hanno identificato Forti come uno dei suo ultimi contatti. Lui si è sempre dichiarato innocente, ma nel 2000 viene condannato all'ergastolo senza possibilità di liberazione condizionale.

Nei vent'anni di carcerazione sono state tante le richieste di revisione del processo Usa, lo stesso Di Maio un anno fa, tramite una nota, aveva dichiarato: "L'obiettivo è ottenere dalle autorità americane una revisione del processo o in alternativa la possibilità per il signor Forti di poter scontare la sua pena in Italia, nel suo Paese, vicino ai suoi affetti".

Gli appelli sono sempre caduti fino all'annuncio del 23 dicembre, che consentirà a Chico Forti di tornare in Italia da detenuto e di continuare a scontare la pena, salvo pronunciamenti della magistratura italiana.