La curva dei contagi da Coronavirus scende molto lentamente in Italia. Per questo motivo il Governo pensa di inasprire le misure restrittive in occasione delle festività natalizie. Dopo gli avvertimenti del Comitato Tecnico Scientifico in merito a una probabile terza ondata, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte pensa a un lockdown nazionale come quello varato da Angela Merkel.

Che cosa è emerso dal vertice straordinario

Il week end compreso tra l'11 e il 13 dicembre ha visto moltissimi assembramenti in tutta Italia. Per questo motivo nella serata di domenica 13 dicembre, il Governo ha convocato un vertice straordinario per prendere dei provvedimenti.

Dopo un confronto serrato di tre ore fra il Presidente del Consiglio, il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, i capi delegazione di maggioranza e alcuni membri del Cts, è emerso che da Palazzo Chigi si vogliono insaprire le misure in occasione delle festività natalizie.

Giuseppe Conte avrebbe in mente di applicare un lockdown nazionale come quello varato da Angela Merkel. A quanto pare l'Italia potrebbe diventare zona rossa o zona arancione nei giorni festivi e prefestivi: 24-27 dicembre, 31 dicembre - 3 gennaio e 5-6 gennaio. Ma non solo, pare che il governo stia pensando di introdurre una stretta anche nella data 19-20 dicembre: il week end considerato ad alto rischio per gli spostamenti programmati da molti italiani.

La differenza fra zona rossa e zona arancione

Nel caso l'Italia venisse decretata interamente zona rossa in occasione delle festività di Natale, non sarebbe consentito alcun movimento fuori dalla propia abitazione. In quel caso ristoranti, bar e negozi saranno chiusi per l'intera giornata.

Nel caso in cui l'Italia diventasse zona arancione invece, verrebbe consentita l'apertura dei negozi.

Inoltre, sarebbero consentiti i movimenti all'interno del proprio Comune. In merito a quest'ultimo punto, il Governo starebbe valutando anche l'ipotesi di garantire gli spostamenti fuori dal proprio Comune per tutti i cittadini che vivono nelle zone al di sotto dei 5.000 abitanti. Gli spostamenti extra Comune, però, potrebbe essere limitati dai chilometri: Italia Viva e Lega vorrebbe un massimo di 30 chilometri, il Premier un raggio di 10 o 20 chilometri mentre il Ministro della Salute Roberto Speranza opterebbe per un raggio ancora più ristretto.

Il parere del Cts

I membri del Comitato Tecnico Scientifico da giorni invitano l'Esecutivo a non allentare le misure restrittive in vista dei festeggiamenti per il Natale. A detta degli scenziati, l'arrivo di una terza ondata fra gennaio e marzo potrebbe essere devastante per l'Italia se l'indice di contagio fosse già alto. In quel caso le strutture sanitarie andrebbero in tilt, visto che ancora sono alle prese con la seconda ondata di contagi da coronavirus. A tal proposito il Cts chiede misure ancora più restrittive al Presidente del Consiglio. Al momento non è escluso che Giuseppe Conte possa varare un nuovo dpcm che sostituisca quello varato lo scorso 3 dicembre.