Matteo Bassetti, attraverso il suo profilo Facebook, torna a parlare di Coronavirus. Stavolta il tema è il vaccino. Gli annunci delle case farmaceutiche, così come quelli dei governi, autorizzano a credere che il 2021 possa essere l'anno di una somministrazione di massa senza precedenti nella storia dell'umanità. Affinché, la campagna vaccinale abbia successo sarà necessario che una consistente fetta di popolazione scelga di sottoporsi alla ricezione delle dosi. L'infettivologo, in particolare, non nasconde il timore che, fino a quando il vaccino non sarà obbligatorio si potrebbe ritardare il processo di immunizzazione della popolazione.

Circostanza che, a suo avviso, porterebbe la Politica davanti all'obbligo di scegliere.

Vaccino Covid: si parte dalla volontarietà

L'idea, al momento, sembra essere quella di derogare la scelta di vaccinarsi alla popolazione. Una sorta di possibilità che ci si augura possa essere colta in massa, ricordando come comunque inizialmente le dosi non saranno disponibili per tutti e saranno distribuite in base a uno schema di priorità determinato dalle autorità.

E proprio su questo punto Matteo Bassetti manifesta concordanza di idee con il Ministro della Salute Roberto Speranza. Tuttavia, secondo l'infettivologo del San Martino di Genova, l'avanzare dei mesi potrebbe portare ad una sorta di imbuto.

Lo scenario ipotizzato dall'infettivologo è che, in un futuro non troppo lontano, si potrà arrivare a fare determinate attività solo se si ci sarà vaccinati.

Il permesso potrebbe esser certificato con una sorta di "documentazione medica" che, per ciascun soggetto possa attestare il fatto che questi si sia sottoposto a vaccino.

Gli esempi fatti del medico sono quelli relativi alla possibilità di viaggiare su mezzi di trasporto pubblici, ma anche di frequentare le scuole o di esercitare la propria professione in strutture ospedaliere.

A quel punto potrebbe diventare difficile sottrarsi alla possibilità di vaccinarsi sulla base di restrizioni presenti nel quotidiano.

Coronavirus: Bassetti spiega perché la palla potrebbe passare alla politica

Quello dei no-vax è un pensiero che, da qualche tempo, risulta radicato in una fetta di popolazione. A loro, negli ultimi tempi, sembrano aggiungersi altre persone che non sono convinte dall'idea che in tempi brevi, come quelli avuti dall'elaborazione dal vaccino contro il Covid, si possa arrivare ad un prodotto sicuro.

Tuttavia, occorre precisare che i vaccini arriveranno in Europa saranno subordinati a valutazioni stringenti che li faranno arrivare alla popolazione solo se saranno individuati tutti gli elevatissimi standard di sicurezza.

Bassetti segnala quali sono i dubbi che gli vengono sulla base di quello che è il suo termometro personale sull'opinione pubblica. "Dalla quantità di insulti - evidenzia - che ricevo sulla mia pagina Facebook, temo che ad aprile non avremo raggiunto nemmeno la metà della copertura vaccinale prevista".

"A quel punto - specifica - sì che la politica dovrà fare una scelta". "La libertà di non vaccinarsi in una comunità - spiega - finisce dove inizia il diritto di un altro di non ammalarsi e del sistema sanitario di non implodere".