Da aziende come Pfizer e dal loro lavoro di ricerca dipende, in questo momento, il futuro del mondo. La migliore riuscita possibile di un vaccino contro il Coronavirus, con buona pace di molti negazionisti, no vax e complottisti, è in questo momento il vero lasciapassare per la normalità. Il presupposto diventa fondamentale per affrontare l'argomento.
Non a caso l'annuncio che il vaccino di Pfizer/BioNTech abbia efficacia al 90% ha scosso in positivo il mondo. E la prima nazione a distribuirlo sulla popolazione sarà il Regno Unito, dopo l'ok dell'agenzia britannica Mhra (Medicines and healthcare products Regulatory Agency).
Come si legge sul sito ufficiale del governo inglese (gov.uk) la decisione di approvare il vaccino è basata sulla regola numero 174 del Human Medicine Regulations 2012 che consente di giungere ad approvazioni rapide nel momento in cui ci si trova in circostanze emergenziali come quelle di una pandemia.
Sempre sui canali istituzionali del governo inglese sono riportate dichiarazioni significative del numero uno di Mhr, il dottor Juine Raine. "Abbiamo effettuato - si legge - una rigorosa valutazione scientifica di tutte le prove disponibili di qualità, sicurezza ed efficacia. La sicurezza del pubblico è sempre stata in prima linea nella nostra mente: la sicurezza è la nostra parola d'ordine".
"I nostri esperti scienziati e medici - ha proseguito - hanno lavorato instancabilmente, 24 ore su 24, esaminando attentamente, scientificamente, in modo robusto e rigoroso centinaia di pagine e tabelle di dati, rivedendo metodicamente i dati".
Coronavirus: Regno Unito brucia tutti sul vaccino
Risulta perciò singolare che mentre in Italia molti esperti vogliono vedere quanti più dati possibile, in Inghilterra si è praticamente pronti alla somministrazione. Si parla addirittura del 7 dicembre per le categorie più a rischio. L'approvazione è arrivata prima di ogni altro paese, comprese Germania e Stati Uniti dove hanno sede i centri di ricerca che hanno portato il vaccino alla luce.
Lo stesso Boris Johnson in un tweet ha esultato per l'autorizzazione avuta dalla Mhra, annunciando (Era il 2 dicembre) che la settimana successiva le prime dosi sarebbero state disponibili.
It’s fantastic that @MHRAgovuk has formally authorised the @Pfizer/@BioNTech_Group vaccine for Covid-19. The vaccine will begin to be made available across the UK from next week. (1/2)
— Boris Johnson (@BorisJohnson) December 2, 2020
Vaccino Covid: oltre Manica spunta l'immunità
La scelta di bruciare praticamente tutti gli altri paesi da parte del Regno Unito fa il paio con una segnalazione che arriva dal quotidiano The Independent.
Il giornale segnala che il governo britannico avrebbe garantito al colosso farmaceutico Pfizer una sorta di scudo penale.
Tradotto in parole povere: ove sorgessero complicazioni legate alla somministrazione del vaccino non si potrà citare in giudizio l'azienda. Sempre secondo quanto riporta il The Independent sarebbe arrivata la conferma da parte del Department of Health and Social Care.
Nelle scorse settimane sarebbe, inoltre, arrivata una variazione delle leggi che, di fatto, darebbe maggiore tutela sia a big come Pfizer, ma anche agli addetti del sistema sanitario nazionale del Regno Unito che si occuperanno, ad esempio, della somministrazione del vaccino.
Secondo quelle che sono le indiscrezioni le dosi saranno messo a disposizione di chiunque abbia più di sedici anni ma non per le donne in gravidanza poiché non ci sono ancora abbastanza dati per determinare eventuali effetti sulla gestazione e sul nascituro.
The Independent ha, inoltre, riportato le dichiarazioni di Ben Osborn, amministratore delegato di Pfizer nel Regno Unito, che non avrebbe rivelato i motivi dell'indennità avuta. "In realtà - ha detto - non stiamo rivelando nessuno dei dettagli su nessuno degli aspetti di tale accordo e in particolare sulle clausole di responsabilità".
Circostanze quelle descritte che rischiano di diventare un bocconcino succulento per gli amanti della teoria del complotto, che però sbattono su un muro dato che, come espresso da molti analisti finanziari, la corsa al vaccino dei colossi farmaceutici non ha tanto in ballo interesse economico, quanto d'immagine. Quindi l'obiettivo di produttori e consumatori è il medesimo: che funzioni.
Non bisogna, inoltre, dimenticare che l'arrivo in Italia dei vaccini sarà subordinato a valutazioni alternative e validate da enti di massima garanzia. E già nell'articolo di The Independent viene segnalato che presto saranno pubblicato i dati completi del vaccino.