"Se noi non siamo rigorosi oggi, rischiamo di avere una situazione non umanamente difficile, ma drammatica". Sono le parole con cui Vincenzo De Luca parla ai cittadini della Campania invitandoli a mantenere un grande senso di responsabilità. Il rischio segnalato è che, all'inizio del 2021, ci si trovi a dover fare i conti con un nuovo picco di contagi nello stesso periodo in cui arriverà quello dell'influenza.

Il governatore ha parlato attraverso il suo profilo Facebook esternando essenzialmente due concetti attorno alla questione Covid. Da una parte sceglie di condividere la linea rigorista del governo, addirittura innalzando la soglia dei divieti, dall'altra manifesta soddisfazione per come la Campania, a suo avviso, sta gestendo l'emergenza Coronavirus.

Diretta di De Luca con qualche frecciata chiara

"Ad oggi - ha spiegato - siamo la Regione che meglio di tutte ha retto la seconda ondata di epidemia e piano piano la realtà verrà fuori". Parole che, evidente, suonano anche come frecciate verso decisioni che oggi lasciano la Campania in zona rossa e determinano una futura o già decretata diminuzione del livello di rischio per aree arancioni o gialle o in attesa di divenire tali. "Ci sono - ha specificato il governatore - zone che dovrebbero uscire dal rosso avendo quattro-cinque volte più ricoveri in terapia intensiva della Campania".

"A noi - ha proseguito De Luca - va bene la linea del rigore, quello che non va bene è la speculazione politica sulle zone.

Per quello che mi riguarda: più rigore c'è, meglio è".

"Questi - ha proseguito - sono risultati frutto delle nostre scelte, sicuramente non delle misure del governo. La zona rossa è solo un'operazione propagandistica, perché poi è aperto tutto. La nostra proposta era di chiudere tutto ad ottobre, oggi staremmo molto più tranquilli".

Le sue parole arrivano all'indomani dell'annuncio delle misure del governo relativamente al periodo festivo. Scelte che hanno sollevato discussioni, ma che trovano l'approvazione del governatore Vincenzo De Luca. "In questo caso - ha ammesso - condivido a pieno le misure del governo: a cominciare dalle limitazioni per gli spostamenti".

Campania: vietato andare nelle seconde case nel periodo festivo

Vincenzo De Luca ha, inoltre, annunciato un'ulteriore stretta. "In Campania - ha precisato - sarà vietato anche andare nelle seconde case nel periodo festivo". Occorre ricordare che, stando al Dpcm, le si può raggiungere a patto che queste rientrino in uno spostamento all'interno di una stessa regione (gialla), anche nel periodo tra il 21 dicembre ed il 6 gennaio. Sarà vietato, in ogni caso, uscire dal proprio comune per qualsiasi motivo non di lavoro o necessità il 25 ed il 26 dicembre, così come l'1 gennaio.

Ne verranno fuori feste dove la convivialità sarà totalmente disincentivata. "Sarà - ha detto De Luca - una grande sofferenza per tutti quanti noi".

Tuttavia, a suo avviso si arriverà a comprendere tutto nel momento in cui si metabolizzerà che eventuali ritrovi con nonni e parenti potrebbero portare a conseguenze ben peggiori: "Sapendo che - ha specificato il presidente della Campania - a metà gennaio bisognerà portarli in terapia intensiva". A quel punto, secondo De Luca tutti saranno della stessa opinione. "Per il 99% - ha evidenziato - la risposta sarà che è giusto fare un sacrificio, per evitare che per un momento sentito da tutti quanti noi, poi dobbiamo scontare un nuovo picco di esplosione di contagio".

"Dobbiamo - ha aggiunto - avere un grande senso di responsabilità. Il sacrificio umano che faremo in questo mese sarà ripagato dalla tranquillità che daremo ai nostri nonni, parenti, familiari con il nuovo anno. Se siamo rigorosi riusciremo a contenere il picco dell'influenza e un possibile picco di epidemia Covid".