Nella mattinata di mercoledì 13 gennaio, il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto alla Camera dei Deputati, spiegando le nuove misure che verranno intraprese nel nuovo Dpcm, previsto nei prossimi giorni. Tra le misure più attese, confermato dal Ministro, vi è il divieto per i bar di effettuare il servizio d'asporto dopo le ore 18:00, anche se ci si trova in zona gialla. Inoltre, cambieranno i parametri (che diverranno più stringenti) per stabilire se, le singole regioni, dovranno essere in fascia rossa, arancione o gialla. In questo senso, sono diverse le regioni che rischiano di diventare arancioni.

Divieto di spostamento tra Regioni, riaprono i musei nelle zone gialle

Per quanto riguarda gli spostamenti, il Ministro Speranza ha confermato che l'intenzione dell'esecutivo è quello di vietare tutti gli spostamenti non urgenti tra le regioni. Fino allo scorso dicembre, infatti, tra regioni in zona gialla vi era la possibilità di libera circolazione, anche solo per turismo. Tale possibilità, di fatto, scomparirà con le nuove misure. In zona gialla, poi, potranno riaprire i musei, che dovranno rispettare tutte le norme di sicurezza. Alle tre fasce di rischio, poi, se ne aggiunge un'altra: la zona bianca, alla quale le regioni potranno accedere solo con un indice Rt inferiore all'1 e con una incidenza di casi sotto i 50, ogni 100 mila abitanti.

Dati epidemiologici, questi, che al momento nessuna regione può vantare. All'interno di tale fascia, potrebbero riaprire i cinema, i teatri, le sale concerti, le palestre e le piscine. I bar e ristoranti, poi, potranno stare aperti anche la sera, senza dunque limitazioni di orario. Al momento, però, tale zona è, per tutte le regioni, un'utopia.

Con l'inasprimento dei parametri molte regioni rischiano la zona arancione

Speranza, nel suo intervento, ha annunciato che le regioni ora a rischio alto rischieranno di entrare tutte in zona arancione. Con questa nuova soglia, come spiegano diverse testate giornalistiche, sono diverse le regioni che rischiano di passare da zona gialla ad arancione.

Nell'ultimo monitoraggio, infatti, vi erano quattro regioni che, pur non avendo un indice Rt superiore a 1, erano comunque giudicate a rischio alto: Marche, Liguria, Piemonte e Lazio. Altre quattro regioni, invece, erano giudicate ad alto rischio e possedeva anche un indice Rt superiore a 1: Umbria, Molise, Puglia e Sardegna. La Lombardia, invece, oscilla tra la zona arancione e quella rossa. Il Ministro ha poi annunciato che l'intenzione del governo è quella di prorogare lo stato di emergenza fino al prossimo 30 di aprile. Misura, questa, necessaria visto il "peggioramento generale" della situazione epidemiologica in Italia.