L'idea che il nuovo Dpcm che sarà in vigore dal prossimo 16 gennaio possa prevedere una zona bianca farà piacere a molti. Tuttavia occorre precisare che per ogni regione, qualora l'ipotesi dovesse essere confermata, sarà un traguardo più o meno lontano da raggiungere.

La situazione dei contagi è preoccupante e, nel complesso, il prossimo Dpcm sarà comunque all'insegna della prudenza e del rigore. All'orizzonte sembra, però, profilarsi uno scenario in cui le regioni più virtuose possano nel tempo ad acquistare molte delle libertà a cui si deve rinunciare in nome delle strategie di contenimento alla diffusione del virus.

Nuovo dpcm: restano le zone

Ma cosa è la zona bianca? È in sostanza un quarto tipo di classificazione delle regioni in base al livello di rischio. Oltre a territori regionali in giallo, rosso ed arancione, se ne potrebbero avere (ci si augura presto) alcuni in bianco, dove la vita reale potrebbe essere davvero simile all'arrivo del virus.

Prima di entrare nel dettaglio relativo a cosa potrebbe prevedere la zona bianca, occorre fare una premessa. A stretto giro di posta molte regioni dovranno preoccuparsi più di restare in giallo che iniziare ad immaginare nuove aperture. Nel nuovo Dpcm dovrebbe essere mantenuto l'abbassamento della soglia dell'indice Rt a 1 per finire in arancione e a 1,25 in rosso.

Al vaglio c'è la concreta possibilità che la rilevazione di 250 casi settimanali di Covid ogni 100.000 abitanti possa equivalere all'assegnazione automatica alla zona rossa, con tutte le restrizioni che ne derivano.

Indice Rt e soglie decisive per zone bianche

La zona bianca, qualora fosse confermata come idea per il prossimo Dpcm, sarebbe uno status riservato a quelle regioni dove si ha contezza di poca circolazione del virus e soprattutto della capacità di controllo.

Si pensi che una possibile soglia potrebbe essere quella di avere l'indice Rt al di sotto dello 0,50. O si dovrebbe stare sotto la quota di 50 casi settimanali ogni 100.000 abitanti

Zona bianca ancora lontana per quasi tutte le regioni

Qualora si restasse al di sotto di quel parametro, nelle regioni si arriverebbe perciò ad aprire ad esempio le attività di ristorazione senza limite di orario.

Resterebbero, ovviamente, norme base come indossare sempre la mascherina, il distanziamento ed il divieto di assembramento. Le circostanze permetterebbero anche la riapertura di palestre, piscine, cinema, teatri e musei.

Tornerebbe la possibilità di fare sport di contatto e si andrebbe a cancellare anche il coprifuoco notturno. Secondo, però, quelle che sono le stime al momento affinché anche una sola regione possa aspirare a raggiungere il traguardo della zona bianca potrebbe essere necessario aspettare febbraio o marzo. Questo potrebbe anche far slittare la definizione di "zona bianca" ad un prossimo Dpcm. C'è comunque attesa per capire quando si scioglieranno i dubbi in maniera essenziale e magari diramate le soglie.