Non è un momento facile nella sfida al Coronavirus. L'avanzare della campagna vaccinale è una buona notizia, ma è noto come serviranno mesi affinché si abbia un concreto riscontro a livello epidemiologico. Per molti, governo compreso, questo è il momento di stringere i denti. Da tempo si immaginava che l'inizio del 2021 potesse essere una frase cruciale da gestire per una serie di contingenze.

A partire, ad esempio, dal fatto che si conosceva il rischio che l'eventuale alta diffusione del Covid avrebbe finito per mescolarsi agli effetti dell'influenza stagionale al suo picco.

Uno scenario che, però, al momento sembra essere scongiurato.

A spiegarlo è stato Fabrizio Pregliasco. Il virologo dell'Università di Milano, ospite di Tagadà su La 7 è stato molto chiaro: "L'influenza sembra che sia veramente tranquilla quest'anno come è successo in Australia in agosto, perché mascherine e distanziamento sociale servono per il Covid, ma anche per tutti i virus respiratori. E speriamo rimango così e come è stato effettivamente nell'inverno australe".

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Ostacolare la diffusione del coronavirus è un obiettivo che, come testimoniano questi mesi, può essere raggiunto soprattutto attraverso chiusure, limitazioni e rinunce.

Un prezzo da pagare molto alto sotto il profilo socio-economico."Il lockdown - ha ammesso Fabrizio Preglisco - ha fatto quello che può. Temo che dovremo fare ancora un'ulteriore stretta rispetto alle zone per evitare che la situazione peggiori".

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"La campagna vaccinale - ha puntualizzato il virologo - è l'elemento davvero unico che permetterà di riprendere l'economia, perchè oggettivamente la sofferenza di tante persone c'è in termini economici, di paura, di ansia e di angoscia".

"È terribile - ha aggiunto - che ogni giorno abbiamo 3, 4, 500 morti in più della norma. E questo è un elemento che non possiamo non considerare. Non è vero che solo sono i vecchi ed anche se lo fossero non è che possiamo mandarli allo sbaraglio. Ci sono anche persone che lavorano, che rimangono malate per lungo tempo e che non sono produttive".