Effetti collaterali, possibili complicazioni, fastidi. Ma anche teorie complottiste, strumentalizzazioni, fantasiose ricostruzioni no-vax. Attorno al tema vaccino contro la Covid iniziano ad annidarsi centinaia di spunti di discussione che, soprattutto se provenienti da fonti poco scientifiche, rischiano di essere solo fuorvianti.
Ed ecco perché ogni notizia va presa con le pinze e i fatti devono essere lasciati da analizzare a quanti abbiano titolo per farlo. Arriva, ad esempio, dalla Liguria la notizia secondo cui una persona è morta in seguito alla ricevuta somministrazione del vaccino.
A stroncarla un'emorragia cerebrale. L'Alisa, agenzia ligure per la sanità, ha precisato: "Al momento non si rilevano nessi causali diretti tra emorragia e vaccino". Anche il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco ha rilevato come si tratti di fatti di difficile correlazione.
I casi fanno scalpore, ma ma non ci sono evidenze
A perdere la vita è stata una donna di 89 anni, ospite di una Rsa genovese. Il fatto che la circostanza si sia verificata in seguito al vaccino ha reso opportune indagini più accurate. In particolare le 'indagini autoptiche al momento hanno messo in rilievo come non ci sia alcun tipo di subordinazione tra l'essere stata vaccinata e il seguente evento fatale'.
Secondo quelle che sono state le ricostruzioni la vaccinazione sarebbe avvenuta lo scorso 5 gennaio. In un momento seguente ci sarebbero stati l'emorragia cerebrale e rash cutaneo. La donna sarebbe deceduta subito dopo il trasporto al Pronto Soccorso.
Non è la prima morte che si verifica su una persona vaccinata. Era già accaduto ad esempio in Slovenia cha una donna avanti con gli anni abbia patito in maniera fatale gli effetti di un infarto, in seguito alla vaccinazione ricevuta.
Anche in questo caso gli accertamenti avevano confutato qualsiasi ipotesi di correlazione, tenuto conto che la donna aveva avuto già subito eventi simili e ben prima della vaccinazione.
Vaccino Covid, iniziata la fase 4: Pregliasco spiega il suo punto di vista
Riguardo al caso proveniente da Genova continueranno ad esserci indagini in maniera tale da vederci ulteriormente chiaro, anche perché questa viene ritenuta essere la così detta "fase 4".
Quella della farmaco-vigilanza in cui, dopo l'amplissima platea di soggetti su cui è stato sperimentato il vaccino, si continuerà a vigilare su possibili effetti avversi. Un processo, come gli esperti amano ribadire, riguarda qualsiasi farmaco che viene immesso sul mercato e che magari da decenni viene assunto da milioni di persone.
"Non è - ha specificato Fabrizio Pregliasco al Corriere della Sera - solo l'aspetto cronologico che deve far pensare ad un'azione cattiva del vaccino. Ci sarà certamente una valutazione attenta su una possibile correlazione che sembra però improbabile".
"Le dimensioni degli studi che sono stati fatti per questo vaccino - ha proseguito - e per quelli che si apprestano ad essere approvati sono comparabili a quelli di altri farmaci e vaccini messi in commercio".
Parola, quella di Fabrizio Pregliasco, di scienziato già vaccinato contro la Covid.