Lockdown nei fine settimana e coprifuoco anticipato. Sarebbero queste alcune delle opzioni sul tavolo del governo Draghi. L’ultimo Dpcm, entrato in vigore appena il 6 marzo scorso e valido fino al 6 aprile, potrebbe infatti non essere sufficiente a bloccare la nuova espansione della pandemia di Coronavirus. Le varianti del virus, soprattutto quella inglese, si diffondono più facilmente e le attuali restrizioni non bastano a fermarla. Per questo, come riporta anche il Corriere della Sera, la cabina di regia di Palazzo Chigi che si riunirà nelle prossime ore potrebbe decidere una nuova stretta, lockdown compreso.
Il governo Draghi deciderà nei prossimi giorni su lockdown e coprifuoco
Come appena accennato, già nella giornata di lunedì 8 marzo è prevista una riunione della cabina di regia governativa per valutare la situazione del contagio da coronavirus in Italia. Negli ultimi giorni il numero dei casi si è moltiplicato molto velocemente a causa della diffusione delle varianti. Diverse zone del Paese sono già finite in zona rossa o arancione rinforzata, ma la previsione è che presto altre Regioni e Province possano seguire la stessa strada. Per questo motivo, neanche Mario Draghi e i suoi collaboratori escludono il ricorso ad un nuovo lockdown nazionale, seppur solo nei fine settimana, e anche un anticipo di qualche ora del coprifuoco attualmente in vigore dalle 10 di sera.
Draghi ‘determinato ad accelerare’
Le nuove restrizioni anti-Covid potrebbero dunque entrare in vigore già a partire da venerdì prossimo, 12 marzo. Il Corriere descrive il premier Draghi come “determinato ad accelerare” sulle nuove restrizioni. Per questo ha convocato una riunione per oggi, alla quale non parteciperà, durante la quale i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini ed Elena Bonetti dovranno fare il punto sulla situazione insieme agli esperti del Cts e al nuovo commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo.
Decisioni che potrebbero appunto riguardare anche lockdown e coprifuoco.
Non solo lockdown e coprifuoco tra le ipotesi
Si parla di lockdown nei weekend per impedire la movida e coprifuoco anticipato di due o tre ore, ma nuove norme e restrizioni potrebbero riguardare anche scuole e zone rosse. Ad esempio, si discute del parametro dei 250 casi su 100.000 persone che permette ai presidenti di Regione di chiudere le scuole e dichiarare la zona rossa.
Lo stesso ministro della Salute Speranza, poi, ha già anticipato che presto altre Regioni potranno finire in zona rossa, considerato che la sua previsione è che “l’impatto delle varianti possa far crescere ancora la curva”. Non si esclude dunque una chiusura generalizzata di scuole e attività commerciali laddove il numero dei contagi superi la soglia di guardia.