Dopo l'insediamento del nuovo governo Meloni, che ha effettuato il giuramento nelle mani del capo dello Stato sabato mattina 22 ottobre, si è riunito anche nel primo Consiglio dei Ministri: ora per completare l'iter di insediamento arriva il momento del voto di fiducia da parte delle due camere.

Tale indispensabile passaggio parlamentare avverrà alla Camera nella giornata di questo martedì 25 ottobre, mentre al Senato si svolgerà mercoledì 26.

Il cronoprogramma del voto di fiducia delle due camere al Governo Meloni

Le comunicazioni di Giorgia Meloni per il voto di fiducia alla Camera dei Deputati inizieranno questo martedì mattina 25 ottobre alle ore 11: nell'occasione verranno illustrate le linee programmatiche del nuovo governo.

La discussione in aula si terrà dalle 13 alle 17. Poi è prevista la replica della presidente del Consiglio dalle ore 17 alle 17.30. Successivamente vi saranno le dichiarazioni di voto dei gruppi e dalle ore 19 circa dovrebbe iniziare la chiama dei deputati. Verosimilmente, quindi il risultato del voto dovrebbe essere disponibile attorno alle ore 20:30.

Domani, mercoledì 26 ottobre, si replica al Senato della Repubblica. In questo caso manca ancora l'ufficialità sul cronoprogramma, ma verosimilmente la discussione generale dovrebbe avere inizio alle ore 13. Alla conclusione, attorno alle ore 17, dovrebbe esserci la replica di Giorgia Meloni e poi il voto, il cui risultato sarà disponibile in serata.

In entrambe le camere il voto è nominale e palese, quindi ciascun parlamentare dovrà passare sotto la presidenza ed esprimere ad alta voce il proprio sì o no al nuovo governo. Questa modalità serve a far sì che ognuno dei deputati e senatori si assuma la responsabilità Politica personale di sostenere il governo.

I passaggi successivi per la formazione del governo

La maggioranza dei voti non è in discussione in nessuno dei due rami del Parlamento, vista la vittoria alle elezioni del 25 settembre. In particolare alla Camera dei Deputati il centrodestra conta su 235 deputati eletti, se fossero tutti presenti, ma per avere la maggioranza è sufficiente avere 201 voti.

Al Senato invece teoricamente la maggioranza conta su 112 senatori, se fossero tutti presenti, ma bastano 104 voti (considerando anche i sei senatori “a vita”).

Nei giorni successivi il governo dovrà poi essere completato con la nomina dei vari sottosegretari e dei viceministri, fra i vari partiti che compongono la maggioranza di centrodestra.