Il 26 ottobre si sono svolte le elezioni parlamentari in Georgia. I risultati ufficiali hanno assegnato la vittoria con il 54% dei voti al partito Sogno georgiano, considerato vicino alla Russia e contrario all'ingresso del paese nell'Unione Europea. L'opposizione filoeuropeista grida allo scandalo e parla di elezioni falsate e brogli elettorali.

Le posizioni filorusse di Sogno georgiano

Il partito Sogno georgiano governa la Georgia dal 2012 con posizioni filorusse e, da qualche anno, con una forte stretta autoritaria.

Il suo fondatore, Bidzina Ivanishvili, è l'uomo più ricco del Paese e ha gran parte dei suoi interessi finanziari in Russia.

Ministro tra il 2012 e il 2013, sostiene di aver lasciato la politica, ma continua a manovrare dall'esterno il partito e il governo, oltre ad avere un'enorme influenza sulla sua economia.

La vicinanza con la Russia di Vladimir Putin è una caratteristica che contraddistingue il partito. Negli ultimi anni questa vicinanza si è trasformata in volontà di modellare la Georgia sulle orme della Russia: ne è un esempio la legge sugli "agenti stranieri", definita da chi la critica "legge russa" proprio perché imiterebbe la legge che il regime di Putin ha usato per far chiudere media indipendenti, ong e associazioni civili. La proposta di legge, approvata il 28 maggio scorso, aggirando il veto posto dalla presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili, classificherebbe come agenti stranieri tutte le associazioni che ricevono almeno il 20% dei propri fondi dall'estero e le obbligherebbe a registrarsi come organizzazioni che perseguono gli interessi di una potenza straniera.

Se il governo sostiene che la legge aumenterà la trasparenza, i critici, l'opposizione e una parte dell'opinione pubblica temono che possa essere usata per reprimere l'informazione indipendente.

Le manifestazioni in Georgia contro l'esecutivo

Negli ultimi anni in Georgia ci sono state numerose manifestazioni contro il governo in carica.

Ad aprile migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro la legge sugli "agenti stranieri". La legge è contrastata principalmente per due ragioni: in primis, perché rappresenterebbe un pericolo per la democrazia, ma anche perché sarebbe un grave impedimento ai tentativi della Georgia di accedere all'Unione Europea.

Dopo l'approvazione della legge, la presidente Zourabichvili si è rivolta ai manifestanti spiegando come le elezioni legislative previste per ottobre sarebbero state decisive per le sorti del Paese e come la vittoria del partito Sogno georgiano avrebbe rappresentato un passo indietro rispetto all'ingresso della Georgia nell'Unione Europea.

Dopo le elezioni, la presidente Zourabichvili ha invitato i georgiani a scendere nuovamente in piazza lunedì 28 ottobre davanti al parlamento georgiano a Tbilisi per protestare contro la vittoria del governo, ottenuta, secondo l'opposizione e alcuni osservatori indipendenti, con elezioni falsate svolte in un clima intimidatorio. La presidente ha dichiarato di non riconoscere le elezioni e ha esortato a non cedere alla nuova occupazione russa.

Il presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili, membro del partito di maggioranza, ha accusato la presidente di voler organizzare un colpo di stato. Zourabichvili è stata attaccata anche dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui non è competenza del presidente riconoscere o meno i risultati delle elezioni.

Durante la manifestazione di lunedì sono state sventolate bandiere dell'Unione Europea e sono stati appesi striscioni con scritto "La Georgia non è la Russia".

La Georgia e l'Unione Europea

Nel 2023 la Georgia ha ottenuto lo status di paese candidati per entrare nell'Unione Europea. Secondo i sondaggi, quasi l'80% dei georgiani è a favore dell'entrata del paese nell'Unione, non solo per migliorare la propria economia, ma soprattutto per proteggersi dalla Russia.

La Georgia, infatti, è stato il primo paese invaso dalla Russia di Putin: nel 2008 erano iniziate le occupazioni e tutt'ora la Russia controlla militarmente le regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia del sud, che si trovano al confine tra i due stati.

La vittoria alle elezioni del partito Sogno georgiano spaventa i filoeuropeisti: in questi anni il governo ha cercato di conciliare le proprie tendenze filorusse con l'opinione pubblica maggioritaria, ma ora Ivanishvili attacca l'Occidente, ritenuto colpevole di finanziare le ong georgiane per fomentare una rivoluzione.

L'Unione Europea ha manifestato la propria perplessità davanti alla vittoria di Sogno georgiano, esortando le autorità a portare avanti un'indagine sulle accuse di frode elettorale. Le elezioni in Georgia saranno oggetto di discussione al prossimo Consiglio Affari Esteri dell' UE, programmato per il 18 novembre.