Il 23 gennaio 2025 la Thailandia è diventata il primo paese Sud-est asiatico a celebrare i matrimoni gay. La premier Paetongtarn Shinawatra ha ribadito il suo entusiasmo sui social media: “Oggi la bandiera arcobaleno sventola orgogliosa sulla Thailandia. Questa legge sull'uguaglianza dei matrimoni segna l'inizio di una maggiore consapevolezza della società tailandese sulla diversità di genere”.
Si tratta di un primo passo per i diritti LGBTQ+ in Asia, e un simbolo di inclusione per tutto il Paese. La legge che rende legati i matrimoni omosessuali era stata promulgata dal re Maha Vajiralongkorn lo scorso settembre e oggi, giorno dell'entrata in vigore, centinaia di coppie hanno deciso di celebrare insieme il proprio matrimonio.
Thailandia in festa: celebrazioni per i primi matrimoni gay
Dopo un lungo percorso legislativo, la legge sui matrimoni gay è finalmente entrata in vigore. La sua approvazione è stata ottenuta sia dalla Camera lo scorso aprile 2024 che dal Senato a giugno dello stesso anno, e la successiva conferma del re a settembre. Questo importante traguardo è stato raggiunto anche grazie alla modifica dell'articolo 1448 del Codice Civile, che ha sostituito le parole “uomo e donna” e “marito e moglie” con i termini “individui” e “partner matrimoniali”. Grazie a questa riforma, le coppie dello stesso sesso possono ora registrare i loro matrimoni e accedere a tutti i diritti che ne derivano: legali, finanziari, medici, di adozione e di successione.
23 มกราคม 2568 วันที่ทุกความรักของคนไทย ถูกรับรองโดยกฎหมาย ❤🌈
กฎหมาย #สมรสเท่าเทียม ผ่านการต่อสู้มากว่า 2 ทศวรรษ เป็น 2 ทศวรรษที่ต้องเผชิญหน้ากับอคติและการเปลี่ยนแปลงค่านิยมของสังคม ชัยชนะในครั้งนี้จึงถือเป็นความสำเร็จจากความร่วมมือของทุกคน โดยเฉพาะภาคประชาชน LGBTQIA+… pic.twitter.com/DahMHPCMVl
— Ing Shin (@ingshin) January 23, 2025
Il 23 gennaio, migliaia di persone si sono riunite per celebrare questo traguardo.
Al Siam Paragon, centro commerciale di Bangkok, coppie di diversa estrazione sociale si sono unite in matrimonio, camminando sul tappeto arcobaleno. Sul palco, decorato con cuori arcobaleno e fiori, si sono esibite celebrità e drag queen. L'iniziativa, organizzata da Bangkok in collaborazione con le autorità locali, è stata un successo: si stima che sono stati celebrati circa 1.448 matrimoni in tutto il paese.
Storie di amore e di speranza
La legalizzazione dei matrimoni gay in Thailandia ha aperto un nuovo capitolo per molte coppie, che possono ora celebrare il loro amore in modo legale.
Tra queste, Chaudkhouthod, una donna transgender, e il suo fidanzato, che hanno realizzato il loro sogno di sposarsi. “Mi sento come se il mio sogno fosse diventato realtà”, ha detto la donna. La coppia, che ha già una figlia adottiva, sottolinea l'importanza di avere una famiglia riconosciuta legalmente. “E se io, o lui, o anche mia figlia ci ammalassimo, chi si prenderebbe cura di noi?”, si è chiesta. “Ora posso dire con certezza che ce la posso farcela, costruendo una famiglia tutta mia”, ha concluso.
Anche Ana Boncan, filippina, e la sua compagnia tailandese Siri Wattanavikij hanno proposto numerose sfide prima di potersi sposare.
Le due si sono conosciute su un'app di incontri mentre Ana lavorava in Europa e, in seguito, si era trasferita in Thailandia per vivere con la sua partner. “Con questa legge, dice, posso finalmente dire gli ospedale che questa è moglie, che ha il diritto di prendere decisioni per me”, ha spiegato Ana. “Prima, non sarebbe stato possibile”.
Le sfide per il futuro dei diritti LGBTQ+ in Asia
Le storie di queste coppie sono un simbolo di speranza per la comunità LGBTQ+ in Thailandia e nel resto del mondo. Tuttavia, secondo alcuni esperti di diritti umani, la Thailandia potrebbe rimanere l'eccezione, rischiando di essere l'ultima giurisdizione in Asia a riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Nel continente, infatti, oltre alla Thailandia, solo Taiwan e Nepal hanno legalizzato le unioni omosessuali.
Negli ultimi anni, più di 30 giurisdizioni in tutto il mondo hanno legalizzato i matrimoni gay, con i maggiori progressi registrati in Europa, America e Australia. Mentre in gran parte dell'Asia la lotta per l'uguaglianza matrimoniale è ancora lontana dal trovare una soluzione.