Cinque giorni dopo la strage di Parigi e venti giorni prima dell’inizio del Giubileo della Misericordia, sale a Roma il livello di allerta e si intensifica il piano di sicurezza, anche se i mezzi a disposizioni sono quelli che sono, ovvero insufficienti come afferma al Corriere della Sera Antonio Patitucci, il segretario generale Cgil Roma e Lazio di categoria. Siamo al secondo livello di rischio, a detta del Ministero dell'Interno Alfano non ci sono al momento minacce specifiche per la Capitale, ma la situazione attuale non permette di lasciare nulla al caso: fantomatiche o reali che siano le minacce Is rivolte nei confronti di Roma non permettono di sottovalutare nulla.

La strategia del terrore

Atta a farci vivere in terrore perenne, la strategia della paura sta ottenendo i suoi successi, come riporta oggi il Corriere della Sera sono numerose le cancellazione di prenotazioni dagli alberghi del centro, la gente preferisce rimanere a casa o comunque evitare le capitali europee. Le disdette riguardano soprattutto gli stranieri, mentre un dato confortante è che per ora cinema e teatri sembrano non subire lo stesso calo, segno della voglia di non rinunciare alle proprie abitudini dei cittadini di Roma.

Roma pattugliata: dai luoghi tradizionalmente sensibili alle stazioni metro periferiche

La task force intorno alla Capitale è stata avviata immediatamente dopo la tragica notte di Parigi: posti di blocco e pattugliamenti ovunque; polizia, carabinieri e guardia di finanza, affiancate dall’esercito con 700 uomini dispiegati in strade e luoghi di Roma.

Sorvegliati speciali i luoghi tradizionalmente sensibili: la zona intorno al Vaticano, gli aeroporti, le stazione ferroviarie, le ambasciate, i monumenti e i simboli della Città Eterna. Il problema, come abbiamo tristemente visto a Parigi, è la scelta dei terroristi di scatenare il loro odio in luoghi di ritrovo più comuni, intorni ai quali il presidio è stato attivato anche con agenti in borghese e da ieri militari di pattugliamento nelle stazioni periferiche della metro.

Capitale militarizzata durante il Giubileo: è inevitabile

Le misure straordinarie in vista del Giubileo, annunciate dopo il 13 novembre dal Ministro Alfano, riguardano anche la possibile minaccia dal cielo con l’uso di droni, motivo per il quale durante tutto il periodo del Giubileo, ma assai probabilmente per tutto il 2016, sarà interdetto lo spazio aereo sui cieli della Capitale.

In questi giorni lo stesso ministro dell’Interno ha più volte dichiarato che non c’è l’intenzione di militarizzare Roma in vista del Giubileo, ma il clima è pesantissimo, viaggiando in metro nella Capitale si respira nettamente il senso di inquietudine che ci sta attanagliando: il clima di smarrimento della gente si avverte dalla percezione di un semplice rumore diverso o dalla vista di una barba stile "hipster”.