Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha scritto una lettera pubblicata da il Messaggero, la cui destinataria è, in realtà, il sindaco di Roma Virginia Raggi. Ma vediamo cos'è accaduto.

Il ministro della salute ha raccontato un episodio che sicuramente mette a rischio il decoro e l'igiene della città capitolina. La Lorenzin scrive che nel parco giochi di Villa Giordani, nel quartiere Prenestino, un bambino di 3 anni e mezzo, che si trovava accanto a una panchina "è stato morso tra caviglia e polpaccio da un ratto". Il piccolo che ha urlato e pianto, è stato portato al pronto soccorso pediatrico dell'Umberto I.

Quindi è stata attuata la profilassi che si usa in casi del genere per evitare che il morso del roditore potesse infettare la ferita, dando luogo a pericolose malattie. Il ministro ha aggiunto: "Per fortuna aveva fatto già l'esavalente e e quindi anche l'antitetanica".

La Lorenzin chiama in causa direttamente il sindaco di Roma a proposito della raccolta dei rifiuti e della pulizia della città e soprattutto dell'emergenza igienico-sanitaria che sta interessando la capitale. In tal senso la Lorenzin scrive di aver già segnalato il problema: "al prefetto Tronca due anni fa, a cominciare dalla derattizzazione, dalla zanzara tigre fino alla presenza perenne di pidocchi e blatte. Le rinnovo la disponibilità dl ministero".

Intanto non è mancata la risposta da parte del sindaco Raggi,che sul Messaggero Online, ha sottolineato che il caso segnalato dal ministro della Salute merita la giusta attenzione. Inoltre ha precisato che in qualità di amministratrice si è attivata "per verificare e porre rimedio". La Raggi inoltre fa presente la necessità di "reperire fondi speciali per Roma così come avviene per tutte le Capitali d'Europa".

A breve il primo cittadino ha annunciato che presenterà l'Agenda per Roma per "constatare la disponibilità del ministro della Salute". Insomma in attesa del pifferaio magico, fuor di metafora, di un intervento concreto, i topi continueranno a ballare.

Topi: le malattie infettive trasmesse all'uomo

I topi possono trasmettere molte malattie infettive all'uomo.

In tutto è stato accertato che possono veicolare circa 35 malattie infettive. Il contagio può avvenire o per contatto diretto oppure per morso, o per contatto con liquidi biologici di questi animali quali feci, urine e saliva. Le infezioni possono trasmettersi anche per via indiretta tramite ospiti che infettano i roditori quali pulci, zecche, e pidocchi. Fu così ad esempio nell'Europa del 1300 quando la peste nera decimò la popolazione europea. A trasmetterla furono proprio i roditori, o per meglio dire le pulci infettate dal batterio responsabile della trasmissione di questa malattia infettiva altamente contagiosa. Oltre alla peste, i ratti e i topi possono trasmettere anche la leptospirosi.

Il rischio riguarda soprattutto gli agricoltori o chi lavora in ambienti umidi. Ed ancora possono contagiare con il tifo murino che viene trasmesso all'essere umano dalla pulce di ratto. Si manifesta con sintomi quali febbre, dolori alle ossa cefalea ed eruzioni cutanee. Infine i ratti possono diventar veicolo di contagio per quanto riguarda la salmonella e il colera.